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Lucana Calzature, prorogata la mobilità

I lavoratori della ex Lucana Calzature possono tirare un sospiro di sollievo. Pare, infatti, che sia stata concessa la proroga del periodo di mobilità, scaduto il 28 maggio scorso, per tutto il 2005. Dei 270 dipendenti della Lucana Calzature, 145 si erano visti scadere l’ammortizzatore sociale il 21 maggio. La proroga e’ stata erogata sulla base di un accordo di programma che prevede finanziamenti da parte della Regione Basilicata e l’avvio di attività produttive in zona da parte del gruppo Ekotime, che si e’ detto disponibile a riassorbire una parte dei dipendenti della Lucana Calzature. Dopo l?incontro avvenuto presso il Ministero del Lavoro e delle Attività produttive al quale erano presenti, oltre i responsabili della stessa Ecotime, anche alcuni politici di casa nostra, tra cui: il sottosegretario Pasquale Viespoli, i sindacati Filtea Cgil, Femca Cisl e Uilta Uil di Potenza, amministratori dei Comuni di Nemoli, Rivello, Lauria, Lagonegro, amministratori della Regione Basilicata e della Provincia di Potenza, il deputato Ds Antonio Luongo e il senatore della Margherita Romualdo Coviello.

Giudizio unanime è quello che riprende la posizione chiave assunta dall?Ekotime nella felice conclusione, seppur temporanea, della vicenda. Infatti, l?azienda marchigiana si è dichiarata favorevole a voler occupare a pieno regime, tra le 120 e le 150 unità, impegnandosi, altresì, a realizzare investimenti per 18 milioni di euro ed a presentare i relativi progetti di investimento per la sottoscrizione nel contratto di programma presso la Regione Basilicata. Quest?ultima, a sua volta, destinerà 25 milioni di euro per lo sviluppo delle attività industriali nell?area sud della Basilicata, al fine di agevolare il reinserimento nel processo produttivo dei lavoratori che versano in situazioni di sofferenza occupazionale.

Nell?accordo è menzionato anche l?impegno assunto dall??On. Luongo e dal Senatore Coviello a ?sostenere il progetto al fine della realizzazione del contratto di Programma e, altresì, a sostenere adeguatamente presso il Ministero delle Attività Produttive la presente iniziativa oltre ad avvalorare a livello parlamentare il rifinanziamento dei fondi previsti per il sostegno al reddito dei lavoratori?. Inoltre, ?Italia Lavoro? su incarico della Direzione Generale degli ammortizzatori sociali al fine del costante aggiornamento della spesa effettuerà il monitoraggio bimestrale sui lavoratori effettivamente sospesi nel bimestre di riferimento e sull?andamento del piano di gestione.

Il tutto per favorire la creazione, secondo il progetto originario, di un efficiente fabbrica attrezzata per la lavorazione della pelle ecologica, a basso impatto ambientale, producendo a regime circa mille paia di scarpe monoblocco uomo/donna ogni 8 ore, la produzione di articoli in gomma e di accessori quali i cinturini, le chiusure lampo, ecc..

A questo punto si augura con forza che l?impegno assunto dalle istituzioni, da una parte, e dalle imprese, dall?altra, sia reale, concreto e immediato. Cinque mesi, da qui a Dicembre, passano in fretta e con essi anche le speranze per i lavoratori della ex Lucana Calzature di ritrovarsi in un contesto lavorativo stabile, equilibrato, in un ambiente di lavoro normale. I soldi che dovevano servire ad ingolosire gli imprenditori interessati realmente ad una nuova, quanto rischiosa, ?avventura?, sono stati trovati. Le volontà politiche pare convergano verso un univoca strada, solcata da insidie e difficoltà, ma di certo praticabile. Tutto farebbe pensare ad un insieme di prerogative positive ed interessanti che potrebbero mettere la parola ?fine? ad una incresciosa storia lucana.