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Abriola, il paese di San Valentino

Si potrebbe definire il paese degli innamorati, visto che il santo patrono è proprio il famoso San Valentino, che si festeggia ogni anno il 14 febbraio: Abriola sorge a 957 metri sul livello del mare, nel cuore delle montagne lucane, abbarbicato su uno sperone di roccia e circondato dal verde degli alberi in primavera e da una coltre di neve bianca nel lungo inverno.

Il paese era una roccaforte araba, ampliata poi dagli Svevi e successivamente dagli Angioini; i Longobardi la conquistarono al termine del IX secolo, per divenire in seguito feudo di Caimano di Capaccio, che nel XII secolo passò nelle mani dei Filangieri, ai quali succedettero il Principe d?Orange, i Principi di Sangro, i Caracciolo e i Federici, questi ultimi ressero il paese fino alla fine dell?epoca feudale col titolo di baroni. Nel 1809 i briganti incendiarono numerose case del centro abitato come risposta alla resistenza opposta loro dagli abitanti; in seguito, tuttavia, Abriola prese parte ai moti carbonari.

Interessante da visitare è la chiesa madre di Santa Maria Maggiore, probabilmente di stile barocco, risalente al 1400, il cui portale di San Valentino è costruito in bronzo: all?interno si possono ammirare gli affreschi della volta centrale, una scultura lignea della Madonna col Bambino del XV secolo, posta sul secondo altare a sinistra, una Madonna delle Grazie di Francesco Maugieri (1797), una tela raffigurante la Madonna col Bambino del Pietrafesa, una croce processionale d?argento, sempre del 1400 e un?acquasantiera lapidea del XVI secolo.

In posizione più isolata si trova la chiesetta dell?Annunziata, fondata nel tardo Medioevo, al cui interno si trovano dipinti murali del XVII secolo, con tracce di affreschi più antichi, in particolare quello attribuito a Giovanni Todisco, artista locale, che rappresenta proprio la Madonna dell?Annunziata.

Se non si teme una piacevole passeggiata di un paio di chilometri, attraverso strade ripide ma suggestive, si potrà raggiungere, alle pendici del monte Pierfaone (1444 m.), il santuario della Madonna di Monteforte, del quale il primo nucleo risale al 1100, seppure in gran parte ricostruito nel XVI secolo, al cui interno sono presenti affreschi risalenti ai secoli XII, XIII e XIV.

Presso questo santuario si svolge, il primo di giungo, il pellegrinaggio che, partendo dalla chiesa madre in paese, prevede la traslazione della statua lignea dell?Assunta, che ritorna poi il 15 di agosto; alla festa religiosa di ferragosto si accompagna la sagra di tagliatell e fasul, che richiama numerosi turisti. A luglio, per la precisione il 23, si tiene una rappresentazione dell?assalto dei briganti al castello federiciano, in ricordo della cacciata del barone Tommaso Federici, avvenuta nel 1809.

Un evento che attira numerosissimi appassionati e che è divenuto ormai il simbolo di questo paese è la corsa automobilistica Abriola-Sellata: si svolge il 10 luglio ed è una prova del campionato nazionale della montagna, quest?anno alla ventitreesima edizione.

Di tutt?altro genere sono gli appassionati che durante l?inverno affollano la zona: sciatori da ogni dove e delle più varie capacità sciistiche ?invadono? il passo della Sellata e la località Pierfaone per cimentarsi nelle discese delle ottime piste da sci che scendono lungo le montagne innevate. Per coloro che non osano sfidare questo sport, vari sono gli accoglienti chalet e rifugi presso i quali gustare i piatti tipici.

Interessante è anche la festa del santo patrono, il 14 febbraio, durante la quale i quartieri del paese si riempiono di falò di rami secchi di ginestra, i fucanoi, attorno ai quali si svolgono gare musicali di organetti e canti popolari, che terminano con una messa serale e la premiazione a base di pasta e salsicce caserecce. Abriola, dunque, un paese per tutti i gusti e per tutte le stagioni.