La curiosità è nata dopo aver ricevuto l?invito a partecipare ad un convegno organizzato da Rifondazione Comunista avente per tema ?Termovalorizzatore e gestione dei Rifiuti? e che si riferiva alla imminente messa in funzione dell?impianto che a Potenza sostituirà il vecchio ?inceneritore? dei rifiuti urbani.
Il problema dello smaltimento dei rifiuti è uno dei problemi più assillanti per le amministrazioni municipali, si produce troppa spazzatura e non c?è lo spazio sufficiente per smaltirla nelle tradizionali discariche. Mi sono chiesto ma perchè a Potenza è stato costruito un impianto dal nome così ?affascinante??
Mi sono ricordato che il vecchio inceneritore ubicato alla periferia della città non era più adeguato e sufficiente a bruciare le sempre crescenti quantità di rifiuti che la moderna civiltà produce. Mi sono ricordato che venne costruita, a pochi chilonetri dall?inceneritore, una maxidiscarica tradizionale che si sta completamente riempiendo. Mi sono ricordato che circa un mese fa il Consiglio Comunale ha di nuovo aumentato la Tarsu, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, perchè dovranno aumentare i costi per la raccolta e lo smaltimento e solo dopo aver appreso la notizia dell?entrata in funzione del termovalorizzatore ho fatto mente locale ed ho voluto approfondire le conoscenze su questo tipo di impianto.
Dove reperire le notizie? Nell?era dell?informazione globalizzata internet ti viene in soccorso. E? bastato digitare la parola ?termovalorizzatore? nel più famoso motore di ricerca italiano e sono stato inondato da un mare di notizie.
Sono rimasto sorpreso e sconcertato nel constare che la maggior parte dei link fa riferimento a comitati cittadini che si oppongono alla costruzione dei termovalorizzatori nei loro territori.
Ho cercato di approfondire l?aspetto tecnico andando a reperire le notizie che mi chiarissero le idee su cosa è un termovalorizzatore e come funziona. Un termovalorizzatore è di fatto un inceneritore di rifiuti in grado di sfruttare il contenuto calorico dei rifiuti stessi per generare calore, riscaldare acqua ed infine produrre energia elettrica. Si distingue quindi dai vecchi inceneritori che si limitavano alla sola termodistruzione dei rifiuti senza produrre energia.
Detta così il cittadino dovrebbe essere soddisfatto perchè si eliminano i rifiuti e si produce energia elettrica. Ma perchè allora tutti quei comitati di cittadini e gli ambientalisti sono contrari? Proseguo nella ricerca di documenti sul web e capisco perchè tante persone non vogliono un termovalorizzatore vicino le loro abitazioni.
Pur essendo molto meno inquinanti rispetto ai vecchi inceneritori, i termovalorizzatori non eliminano in ogni caso l’emissione di diossine nei fumi di scarico dispersi nell’atmosfera circostante. Un fatto su cui concordano ormai tutti, costruttori, medici e tecnici. Ma non solo diossina, anche molti metalli bruciati si diffondono nell?atmosfera ed i nuovi potenti filtri dei moderni impianti non eliminano completamente. La diossina riporta mediatamente a Seveso e quel maledetto incidente che tanti danni arrecò alle popolazioni di quei territori e che mise paura a tutti gli italiani. Ancora oggi pronunciare la parola ?diossina? mette addosso i brividi.
A Potenza la situazione sarà ancora più critica perchè a pochi chilometri dal termovalorizzatore c?è un altro impianto che emette nell?atmosfera grandi quantità di fumi contenti sicuramente diossina e grandi quantità di metalli, si tratta della fonderia a ridosso del quartiere di Bucaletto.
Sono compatibili queste due fonti emittenti grandi quantità di sostanze dannose?. Potranno stare tranquilli gli abitanti di Potenza? Sarà quindi molto interessante seguire il convegno il 16 giugno presso la Sala Inguscio della Regione in Via Anzio. Due prestigiosi docenti universitari ci dovranno illustrare gli aspetti tecnici, le implicazioni economiche e tentare di tranquillizzarci circa l?assenza di pericoli per la salute pubblica. Al convegno saranno presenti i rappresentati delle principali associazioni ambientaliste che svolgeranno il compito di ?pubblico ministero?.