Apprendo dagli organi di informazione che in occasione nell?ultimo Consiglio Direttivo è stato nominato il nuovo Direttore del Parco. La nomina è avvenuta ieri pomeriggio. Hanno votato a favore 6 consiglieri su 11 (presenti : Bruno, Lo Fiego, Marsiglia, Mauro, Schifino e Fittipaldi). Assenti: Fascetti, Fiore, Graziano, Pierangeli e Viola). Il Consiglio Direttivo prevedeva tra l?altro, all?ordine del giorno, l?annullamento di alcune deliberazioni assunte nella seduta del 31 maggio scorso, per autotutela essendo stato paventato da alcuni membri del Consiglio un vizio di legittimità in sede deliberante. Un vizio sollevato giustamente da alcuni consiglieri, stante quello che sarebbe successo nel corso della seduta precedente del 31 maggio, allorquando, nonostante fosse venuto meno il numero legale, il presidente ha proceduto egualmente a deliberare.
Evidentemente, accortosi dell?errore, ha ritenuto riconvocare di urgenza il consiglio direttivo domenica 5 giugno. Grazie alla presenza di Fittipaldi, il Consiglio Direttivo è riuscito a superare una crisi ormai irreversibile data dall?assenza della metà dei suoi membri. In questo modo e grazie alla presenza del rappresentante degli ambientalisti designato dal WWF, il presidente è riuscito ad andare avanti nel suo deliberato impegno contro il parco nazionale del Pollino. Lascia stupefatti come Fittipaldi, forse consigliato in tal senso, esprimendo persino parere contrario al neo direttore, abbia proposto il mio nominativo, evidentemente solo per giustificare la sua presenza al consiglio direttivo del giorno 5 giugno. Da tempo e in più sedi e con articoli sulla stampa rilevo come il Parco Nazionale del Pollino sia oggi in balia di affarismi e devastazioni senza precedenti a cui il WWF, pur stando all?interno dell?Ente Parco, si è reso direttamente o indirettamente complice. Non si comprende come il WWF non prenda le distanze dall?attuale gestione del Parco del Pollino e continui ad essere rappresentato in questo Consiglio Direttivo che ha permesso ed autorizzato negli ultimi anni un crescente degrado, a partire dal depauperamento delle risorse umane ed economiche, al punto che oggi vengono innescate battaglie tra i poveri (es.Centrale del Mercure e ex LSU- Lavoratori Socialmente Utili).
Quanto successo nel Consiglio Direttivo del giorno 5 giugno scorso è la riprova di una deriva gestionale ed amministrativa che grava sul futuro stesso del parco nazionale e sul suo sviluppo. Qual?è allora oggi il senso di pubblicare tardivamente un libro bianco del WWF al capezzale del parco nazionale del Pollino agonizzante?
DI SEGUITO RIPORTIAMO LA RISPOSTA A QUESTO ARTICOLO DI ANTONIO CANU, RESPONSABILE AREE PROTETTE DEL WWF ITALIA
In merito alla lettera aperta al WWF di Antonio Bavusi, vorrei fare qualche
precisazione e fornire qualche informazione. Intanto conosco e ho profondo
stima dell’autore della lettera e conosco altrettanto bene il suo impegno
per il Parco del Pollino e per la natura lucana in generale. Nel caso
specifico, comprendendo i motivi della sua amarezza, non posso accettare le
accuse contro il WWF, cioè l’unica associazione nazionale che ha posto in
più occasioni il problema della gestione del parco nazionale del Pollino.
Non corrisponde al vero che è stato il WWF a designare il rappresentante
degli ambientalisti, ma è il Ministro che ha scelto sulla base di proposte
condivise da più associazioni. Il WWF non è all’interno dell’Ente Parco, in
quanto il rappresentante non ha alcuna carica all’interno dell’associazione.
E’ quindi assolutamente arbitraria e inaccetabile l’accusa di complicità
diretta o indiretta del WWF in un generico giudizio su affarismi e
devastazioni da parte dell’Ente . Molto più preciso e puntuale sullo stato
del parco e sulle responsabilità dell’ente sulla gestione ad oggi ritenuta
non soddisfacente è il LIbro Bianco che il WWF presenterà nei prossimi
giorni. Qualche anticipazione è tra l’altro già uscita in occasione del
LIbro Bianco sui Parchi che il WWF ha lanciato nei giorni scorsi, dove
proprio il Pollino è stato indicato come uno dei parchi giudicati
negativamente. Sono seguiti batti e ribatti, anche sulla stampa nazionale.
E’ invece condivisibile la critica all’attuale politica generale sui parchi
naturali, cioè proprio l’atto di denuncia che il WWF ITalia ha promosso a
livello nazionale.
Antonio Canu
Responsabile Aree Protette
WWF Italia