Importante test per le vacanze italiane in occasione del primo ponte di giugno. Secondo l?Osservatorio di Telefono Blu 7 milioni di italiani hanno lasciato le città e ben 1 milione e mezzo sono entrati dalla frontiera per visitare il nostro Paese. Dove si sono recati? Circa 8 famiglie su dieci hanno optato per il mare. Ma quale mare scegliere? Nella scelta di un luogo la qualità certificata è da considerarsi un plus importantissimo soprattutto perché in questi ultimi anni si viene delineando il profilo di un turista maturo, informato, aperto, curioso e innanzitutto responsabile. Riguardo alle località balneari il riconoscimento di qualità è stato assegnato il 19 giugno a Roma dalla FEE ? Fondation per Environment Educational ? con le Bandiere Blu. Un appuntamento giunto ormai alla XIX? edizione.
L?Italia ha ottenuto 90 Bandiere Blu (4 in più rispetto allo scorso anno), seconda solo alla Spagna (98 Bandiere Blu), un successo che conferma gli sforzi fatti verso la qualità. Sono state premiate: quattro località lacustri, 48 approdi turistici, 38 località balneari. La regione che ha ottenuto maggiori riconoscimenti è la Liguria (12 Bandiere Blu) al contrario non è andata molto bene alla Basilicata che, insieme al Molise, ha ottenuto una sola Bandiera. C?è da dire che la Basilicata pur condensando in sé tutte le varietà del paesaggio italiano in 11 mila chilometri quadrati ha però pochi chilometri di costa. La costa Ionica (Policoro, nello specifico), lunga 40 chilometri circa, dalla spiaggia con sabbia finissima, costellata di attrezzature alberghiere ed extra – alberghiere in continuo sviluppo potrà, in questa stagione, vantarsi di questo vessillo. Al contrario, le coste ripide e scogliose di Maratea circondate da rigogliosa natura sono state penalizzate.
Ma ad onor di causa diamo un?occhiata ai criteri di assegnazione della Bandiera Blu. La Fee ha collaborato con la Cobat e Cou ? Consorzi obbligatori per la raccolta delle batterie e degli oli esausti ? e con il contributo tecnico della direzione del turismo del Ministero delle attività produttive, il comando dei Carabinieri per la tutela dell?ambiente, il comando generale delle capitanerie di porto, l?ENEA, l?APAT, i sindacati balneari Sib ? Confcommercio e Fiba ? Confesercenti e l?associazione nazionale approdi turistici (Assonat ? Federnautica). Si sono volute premiare soprattutto quelle amministrazioni comunali che più di altre si sono impegnate a migliorare lo stato dell?ambiente, perseguendo un turismo sostenibile, lo stesso Ministro Matteoli sottolinea ?abbiamo premiato quei comuni che hanno saputo coniugare offerta turistica e ambientale.
La tutela della qualità delle acque del mare diventa essenziale è per questo che dal 2002 ho avviato un programma di ecogestione del ciclo integrato delle acque, dalle fognature alla depurazione, che coinvolge le regioni italiane e attiva più di 15 miliardi di euro. Sono infatti proprio gli scarichi urbani non depurati i maggiori nemici della balneazione e del nostro mare?. Le procedure di assegnazione della ?Bandiera Blu? ha seguito l?iter imposto dalla normativa internazionale sulla gestione della qualità. Ecco i principali principi per le spiagge presentati anche dal sito del governo italiano: dati sulle acque di balneazione, acque senza vistose tracce superficiali di inquinamento quali chiazze oleose e sporcizia, esistenza e gradi di funzionalità degli impianti di depurazione, smaltimento rifiuti e riguardo alle raccolte differenziate e relativo riciclaggio, elaborazione da parte del comune di un piano per eventuale emergenza ambientale, elaborazione di un piano ambientale per lo sviluppo costiero, spiaggia con un numero di contenitori adeguato per i rifiuti e costantemente tenuta pulita, cura dell?arredo urbano, iniziative ambientali, iniziative ambientali che coinvolgano turisti e residenti, collocamento di salvagenti ed imbarcazioni di salvataggio, divieto di accesso alle auto in spiaggia, assoluto divieto di campeggio non autorizzato, divieto di portare cani in spiaggia, facile accesso in spiaggia, accessi facilitati per disabili, rispetto del divieto di attività che costituiscono pericolo per i bagnanti, fontanelle di acqua potabile, servizi igienici in numero adeguato nei pressi della spiaggia, telefoni pubblici dislocati vicino alla spiaggia, servizi di spiaggia efficienti, equilibrio tra attività balneari e rispetto della natura, sostegno a programmi di educazione ambientale diretti a scuole ed ai cittadini con l?organizzazione di convegni, mostre e formazione attinenti problematiche ambientali.
Dalle parole di Claudio Mazza, responsabile della commissione di valutazione approdi, notiamo una nota di ottimismo convinto infatti che si sia riusciti nell?intento di far recepire che qualità, ambiente e turismo sono elementi tra loro inscindibili, specie a seguito della realizzazione di nuove strutture, già pensate in fase progettuale, secondo i criteri Bandiera Blu. Riflettendo però sulle parole di Claudio Mazza, che delineano un trend italiano di qualità crescente, e dando un?occhiata ai criteri poc?anzi elencati, le coste lucane ricoprono queste caratteristiche? Una prima constatazione la si può fare notando che la Basilicata si pone come controtendenza rispetto alle altre località balneari italiane, infatti il numero di riconoscimenti è andato negli anni diminuendo. Ancora: recandoci sulle nostre spiagge quanti dei principi precedentemente esposti sono presenti? Sono certa che molti di essi sono solo legati a promesse o progetti da realizzare in un futuro sicuramente lontano. Eppure alcuni di essi come ad esempio l?accesso facilitato a disabili sono un?esigenza già oggi. E le nostre spiagge sono così pulite? Proprio qualche giorno fa parlando con un operatore del settore alberghiero non mancava di lamentarsi della scarsa pulizia delle spiagge e delle notevoli mancanze, già solo per raggiungere le diverse spiagge, e negli anni non si notano miglioramenti. Eppure esse sono invidiate da molti, hanno una propria bellezza e un?onirica magnificenza, profondi fondali marini incontaminati, una ricca fauna marina, imprevedibili tesori archeologici nascosti qua e là. Non dimentichiamo i panorami che incantano i visitatori di ogni tempo, spiagge rifugio, scrigno dei segreti dei tempi. L?intervento umano dovrebbe solo disporre miglioramenti dei servizi d?offerta turistica oltre che tutelare e difendere. Il turismo riveste un ruolo economico di primo piano nella nostra regione, crea occupazione, coinvolge mezzo miliardo di persone all?anno e potrebbe essere, senza alcun dubbio, la chiave dello sviluppo di intere zone. La sinergica collaborazione di turisti, imprese, autorità politiche e non, la popolazione locale a vario titolo coinvolta potrebbe essere il primo passo verso la definizione di un proprio ruolo all?interno di questo universo ancora tutto da scoprire.
Il nostro mare deve essere considerato un bene prezioso da tutelare, valorizzare, ?difendere? e usare. Ciò significa comprendere che esso è un dono unico, di inestimabile valore e da rispettare e insieme promuovere, il bene intorno al quale creare la fortuna di tutti. Ma la natura da sola non può nulla. Intorno ad essa devono muoversi progetti di miglioramento e di creazione di un?offerta che risponda alle nuove esigenze del nuovo consumo turistico quali ?vacanze vere?, vacanze più soggettive e flessibili, interesse per le culture, le tradizioni, l?ambiente e l?ecologia. ?Il viaggio diventa metafora della vita dove gli imprevisti, nel bene e nel male, sono da mettere in conto ?Quindi accanto alla sensibilità di conoscere nuovi luoghi, popolazioni e culture c?è anche il rischio che i flussi turistici li alterino e li deturpino. Ebbene lo sforzo degli addetti deve volgere sì alla soddisfazione dei bisogni delle presenti generazioni ma non deve compromettere le capacità delle future generazioni di soddisfare i propri. Le nostre località balneari, quindi, devono continuare a lavorare sulla strada dell?innovazione pur senza dimenticare che la tradizione e la conservazione delle ricchezze esistenti. Creare i propri progetti in termini di servizi ambientali, conservazione, miglioramento del mare, creazione di strutture alberghiere ed extra ? alberghiere seguendo i principi Bandiera Blu. Un biglietto da visita importante e che può creare situazioni ancor più interessanti. Perseguire un turismo sostenibile che rispetti la capacità di carico ambientali, sociali ed economici: l?utente diviene cosciente del proprio ruolo di consumatore del prodotto ? viaggio, da cui dipendono la qualità dell?offerta e il destino di milioni di altri individui dei luoghi di destinazione, pertanto saranno attenti all?integrità dell?ecosistema e alla diversità della specie. Tenuto conto di ciò l?augurio è che i nostri operatori si attivino ad abbattere le difficoltà cui potrebbe incorrere il nostro turista, perseguendo politiche di attuazione dei principi precedentemente sottolineati.
Intanto noi possiamo dare il nostro contributo. A ragion veduta perché non essere concordi e seguire i consigli di Telefono Blu di non fidarsi di bandiere e riconoscimenti che dovrebbero indicare la qualità della località turistica scelta e denunciare le eventuali bufale. Attiviamoci cercando di cambiare tendenza. Non è accettabile che la Basilicata, che negli anni sta investendo così tanto nel settore turistico, non ottenga alcun riconoscimento. Ricordiamo nuovamente l?area del Metaponto con i suoi nuovi villaggi turistici, acqua park, alberghi e via discorrendo. Cos?è che non risponde ai principi: lo stato delle acque, le politiche comunali, le strutture alberghiere, i servizi sulle spiagge? Nel caso di Maratea poco o nulla è cambiato negli ultimi anni, è indubbio che la natura non ha subito danni, alta la qualità del mare, ma quali gli interventi di sensibilizzazione, quali gli accessi per disabili, quali i miglioramenti dell?offerta turistica ed i servizi ambientali? Il nostro augurio è che il passo indietro, in termini di qualità, fatto dalle coste lucane in questa stagione sia da monito agli operatori e a quanti a vario titolo coinvolti, sia l?input per un ulteriore sforzo delle amministrazioni locali (che devono provvedere alla creazione delle infrastrutture e dei servizi, anche ambientali, e della loro manutenzione e controllo), delle strutture ricettive (già buone, ma si può migliorare) ed anche dei singoli abitanti (molto ospitali) per eliminare quei difetti delle nostre spiagge. Conservare, Innovare, Migliorare le parole d?ordine per perseguire un turismo di qualità. Le chiavi del successo sono nelle mani di tutti e stiamo pur certi che in breve tempo le nostre spiagge saranno invase da un numero di turisti (anche dall?estero) sempre maggiore.