Astruso, inutile, dannoso, così Roberto Scorpioni Presidente UNIAT UIL Nazionale (UNIONE NAZIONALE DEGLI INQUILINI della UIL), giudica il D. L. 27/05/05 N°86 (G.U. N° 124 del 30/05/05) emanato dal Governo a sostegno delle migliaia di famiglie a reddito basso e con ultrasessantacinquenni e/o portatori di handicap sottoposte a sfratto esecutivo.
Tre Decreti Ministeriali, una miriade di adempimenti posti a carico di Comuni, Cancellerie, Inquilini, Proprietari vecchi e nuovi, Soggetti ospitanti e Prefetture necessitano per applicare norme complicate e scollegate tra loro ed erogare o utilizzare somme del tutto insufficienti. In un lasso di tempo, insignificante se si considera la difficoltà di reperire abitazioni, i tempi di conversione del Decreto e, perché no, l?imminente periodo feriale, si ha la presunzione, errata, che queste famiglie riescano ad adempiere agli obblighi previsti.
Con 105 milioni di Euro si presume di far fronte alle esigenze delle 30mila famiglie interessate (pardon 29.980 visto che 20 situazioni sono state risolte con il precedente Decreto).
Nulla di più sbagliato:
Con un contributo di 10.000 Euro si fa fronte solo a 10.500 contratti (gli altri 19.980 eventualmente sottoscritti?); con un contributo di 5.000 Euro 21.000 famiglie ringraziano i soggetti ospitanti (le altre, che eventualmente abbiano eletto domicilio cosa dicono agli ospitanti? ).
Queste le situazioni estreme, in mezzo, le soluzioni sono tante.
La cosa comica è che nel Decreto si ipotizzano addirittura economie da utilizzare per la realizzazione di alloggi.
Questo dimostra o che non si ha conoscenza della esatta dimensione del problema o che già ora il legislatore pensa al fallimento anche di questo Decreto perché l?obiettivo, comunque, è quello di far eseguire gli sfratti.
Inoltre, qualcuno ci vuole spiegare che fine fanno coloro i quali, pur trovando una sistemazione, non hanno il contributo? E ancora, alla scadenza del contratto o alla fine dell?ospitalità (18 mesi), cosa succede agli inquilini?
L?UNIAT non si stancherà mai di ripetere che per gestire problemi di tale delicatezza sarebbe necessaria una buona dose di umiltà e disponibilità a sentire il parere e i consigli che le forze sociali sono in grado di dare e, nonostante questo Governo in più di un?occasione, abbia dimostrato di essere allergico al dialogo continuerà a richiedere una sede ove si possa discutere di sfratti e di politiche abitative in generale.
Riproporremo questa necessità in sede di conversione in Legge del Decreto insieme ad alcune modifiche di sostanza che diano credibilità al Provvedimento quali:
– Incremento delle risorse disponibili a 300 milioni di Euro;
– Eliminazione della norma che, artificiosamente, crea discriminazioni tra Comuni e tra sfrattati;
– Differimento dei termini di esecuzioni del rilascio degli immobili almeno fino al 30 giugno 2006.
Responsabile UNIAT UIL MATERA