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No alla colonizzazione energetica

NO ALLA COLONIZZAZIONE ENERGETICA DELLA CALABRIA

La commissione tecnico-scientifica smentisce la ricostruzione dei suoi lavori fatta dall?articolo a firma di G. Sapia, laddove si afferma che nei nostri documenti ufficiali compaia la frase ?per il fabbisogno locale di energia della Calabria bastano Laino ed Altomonte? .

E? noto che le centrali del Mercure e di Altomonte esportano energia fuori dall?Italia, quindi non destinano la loro produzione alla Calabria, quindi si tratterebbe di affermazioni senza senso.Noi abbiamo affermato che la Calabria è in surplus di produzione energetica, e che la trasformazione a carbone di Rossano sarebbe un?operazione di colonizzazione. Quanto allA centrale a biomasse di Laino, la nostra commissione ritiene di appoggiare la battaglia delle popolazioni locali e dei movimenti ambientalisti contro una centrale che inquina e che è stata collocata nel cuore di un parco nazionale.

A questo proposito L?Enel dichiara nel SIA che ha presentato sulla centrale a carbone, che una centrale a biomasse di 4 Mw alimentata con segatura e scarti di legname come quella del Mercure), presente nel territorio comunale di Rossano emette 6/kgora di ossidi di azoto, 1.5 kg/ora di SO2 e 0.3 kg/ora di polveri e sostanze organiche volatili. Le emissioni di metalli pesanti,sono intorno ai 15 g. ora invece ed acido fluoridrico 30 g/ora e acido cloridrico 0.3 kg/ora. Per la centrale del Mercure questi valori vanno moltiplicati esattamente per dieci volte, nel caso di una centrale da 40 mw dotata di filtri moderni.

Ora questi rilasci di sostanze inquinanti nell?atmosfera se sono inconcepibili nei pressi dei centri abitati, a maggior ragione sono inconciliabili per definizione all?interno di un parco nazionale ove l?aria deve essere pulita, e cristallina come l?ossigeno che emettono i pini, le querce e gli alberi del parco. Se è giusta la lotta dei rossanesi contro la centrale a carbone, altrettanto sacrosanta è la battaglia che stanno conducendo le popolazioni locali contro la centrale del Mercure.

Si tratta di operazioni calate all?alto sui territori che sono incompatibili con le vocazioni dei territori della Calabria. Si tratta dell?uso del territorio a fini di colonizzazione energetica fatta o da grandi ditte nazionali o multinazionali che nulla hanno a che spartire con l?economia e gli interessi delle popolazioni calabresi.

Nell?esprimere la nostra solidarietà alla battaglia delle popolazioni del Pollino invitiamo la stampa a redigere correttamente i suoi resoconti.

COMMISSIONE TECNICO SCIENTIFICA DEL COMITATO PER IL NO AL CARBONE