Venerdì 20 maggio, sotto le volte della sala conferenze di Palazzo Materi
di Grassano (Matera, si è svolta una seduta aperta del consiglio comunale
per presentare l’adottando Regolamento edilizio e urbanistico di Grassano.
Le associazioni coinvolte nella salvaguardia dei Cinti di Grassano e del
patrimonio monumentale e naturalistico che insiste in questa località poiché
“credono fermamente che il regolamento urbanistico e edilizio di un comune
sia un mezzo utilissimo per valorizzare, proteggere e far evolvere il tessuto
urbanistico di una comunità e non un formale atto amministrativo” hanno
voluto dare il loro contributo alla discussione consegnando al Sindaco di
Grassano, ai membri della giunta e agli architetti redattori del regolamento
urbanistico ed edilizio del comune di Grassano una serie di materiali di
ricerca al fine di offrire degli spunti di riflessione sulla valorizzazione
e la tutela dei Cinti di Grassano che i sono indicati in questo regolamento,
senza uno studio giustificativo anche minimale, come area riservata ad un
generico “parco delle cantine”.
Nell’occasione le associazione hanno voluto ribadire che la redazione del
regolamento urbanistico può essere “l’occasione giusta per poter approfondire
la conoscenza della complessa evoluzione architettonica e storica che i
Cinti hanno avuto nello sviluppo della Commenda di Malta di Grassano e del
suo castello Commendale di cui, le cantine e le niviere dei Cinti, sono
state per secoli una vera e propria struttura di servizio a cui erano collegate
attraverso l’antica strada di accesso che ancora oggi, rispettando quasi
lo stesso tracciato, sale dai Cinti alla chiesa Madre, come ci testimoniano
vari e interessanti documenti e studi di recente pubblicazione
Questa richiesta è stata avanzata dalle associazioni grassanesi AICS,
Associazione Finisterre, Confraternita di Misericordia e Pro Loco ed anche
dalle seguenti associazioni aderenti alla campagna di salvaguardia dei Cinti:
Associazione Magna Grecia Lucana, Comitato per la Salvaguardia dei piccoli
Centri e Gruppo Archeologico Lucano.