Con l?inaugurazione del Museo Archeologico Nazionale della Basilicata ?Dinu Adamesteanu?, che ha trovato la sua collocazione naturale nello storico Palazzo Loffredo, la città di Potenza si candida a svolgere un ruolo di primissimo piano, tra le città del Mezzogiorno, nel campo della programmazione di eventi culturali di altissima qualità.
Dinu Adamesteanu, a cui il Museo è dedicato, è stata una delle figure più importanti della storia dell?archeologia ? un ?pescatore di perle? ? per usare una bellissima espressione di Walter Benjamin ? in grado di tracciare nuove e innovative vie di ricerca nel complesso rapporto tra la cultura greca e quella delle popolazioni indigene della Lucania.
Oggi, si tratta di riprendere in modo nuovo e creativo quel patrimonio di idee e valori che hanno definito, nel divenire storico, una parte fondamentale della nostra identità culturale, ma non solo. Si tratta di pensare un nuovo percorso che, a partire da quella grande tradizione, sia capace di progettare un futuro aperto alle nuove esperienze culturali della contemporaneità.
Il Gruppo Consiliare Ds al Comune di Potenza ritiene che siano ormai maturi i tempi per affrontare e risolvere politicamente e istituzionalmente alcuni problemi fondamentali per consentire l?avvio di una nuova fase della programmazione culturale nella nostra città e nella nostra Regione. Una nuova politica culturale che sappia misurarsi in modo innovativo con i problemi di valorizzazione e gestione dei ?contenitori? presenti sul territorio.
Questa nuova fase deve affrontare e risolvere almeno due fondamentali problemi:
a) la costruzione di una ?rete? sempre più partecipata fra le diverse Istituzioni presenti sul territorio – Comune, Provincia, Regione, Università, Soprintendenze? – una ?rete? in grado di coordinare i differenti programmi e le molteplici competenze, razionalizzando e ottimizzando i diversi flussi finanziari. In questo modo si darebbe vita, piuttosto che a episodici interventi, ad una politica culturale organica che, nel dialogo e nel confronto fra gli attori istituzionali, sia in grado di definire obiettivi comuni di crescita culturale e civile;
b) il coinvolgimento all?interno di questa rete di tutti quei soggetti privati che, nel corso degli ultimi anni, hanno dato prova di capacità imprenditoriali ed elaborazione progettuale, proponendo iniziative di respiro nazionale ed internazionale. Queste positive esperienze vanno recuperate attraverso un più proficuo rapporto tra pubblico e privato, definendo nuove e più appropriate forme di collaborazione capaci di tener conto dei ruoli differenziati e, nel contempo, della necessità di valorizzare sia le nuove politiche pubbliche che le professionalità e le competenze dei privati.
Gruppo Consiliare Ds
Città di Potenza