Nomadi In concerto a Barile, un?occasione davvero impedibile per gli appassionati e non di questo gruppo che, ormai da più di quarant?anni, cavalca inarrestabile tra alti e bassi la cresta dell?onda. L?evento svoltosi presso il Consorzio Viticultori del Vulture, e patrocinato dal Comune di Barile si inserisce nei festeggiamenti in onore della ?Shembria? ovvero la Madonna di Costantinopoli lì venerata. Una grande folla si è spostata per assistere al concerto, che tra l?altro è la prima data del tour del gruppo per promuovere il nuovo album ?Corpo Estraneo?, già i primi fans assediavano l?ingresso dalle cinque del pomeriggio. Lucanianet non poteva starsene con le mani in mano mentre tutto ciò accadeva così, siamo andati presso l?Hotel Garden in loc.Giardino dove alloggiavano i Nomadi a porre i nostri quesiti per soddisfare la curiosità dei lettori. I Nomadi erano lì tranquilli e rilassati sul bordo della piscina a godersi il sole. Sono stati molto ben disposti ad accogliere le nostre domande, che sono state rivolte a Beppe Carletti, vera anima del gruppo e unico fondatore dei Nomadi ancora in attività.
Com?è nata l?idea di questo nuovo lavoro discografico?
Quando prepari un CD nuovo, cerchi sempre di dare cose diverse, di non ripeterti mai quindi è uscito questo ?corpo estraneo? che è proprio un corpo estraneo perché è un po? insolito per i nomadi, più duro musicalmente. Si distingue nettamente da quello precedente, noi cerchiamo sempre di non fare un cd uguale all?altro perché alla fine rischi di cantarti addosso. Poi alle volte ci si riesce alle altre un po? meno insomma, però quest?anno mi sembra già che la critica l?abbia preso bene.
L?idea della copertina, sembra una pagina della settimana enigmistica?
Sì in effetti è così, ti spiego come è nata, abbiamo pensato di presentare il cd in una scuola, per cambiare, sai quando si presenta un album di solito si va nei ristoranti dove c?è la stampa. La scuola che è stata scelta ed ha accettato è un liceo artistico di Milano il Boccioni. Diamo loro tutti i testi delle canzoni senza musica e vediamo cosa ne tirano fuori, gli diciamo di provare a pensare una copertina per noi. Da loro sono uscite tante idee ma noi abbiamo scelto quella lì, la più originale e diversa. Quando si fa un cd è anche piccolo per mettere la foto e noi siamo in sei quindi è sempre un problema farci entrare tutti. La copertina poi si addice bene anche a tutto il disco, è un corpo estraneo in tutti sensi.
Voi siete da quarant?anni sulla cresta dell?onda coinvolgendo con la vostra musica un pubblico davvero trasversale, qual? è il segreto di tanto successo?
Penso che di segreti non ce ne siano in fondo, è quello che si vede quello che trasmettiamo. Chi ci conosce e segue i nostri concerti vede quello che diamo sul palco con le nostre emozioni, sensazioni ed idee, segreti non ce ne sono, siamo solo noi stessi.
Si, cambia molto, se hai un pubblico più piccolo riesci a comunicare con tutti con 40mila è un po? difficile, però un pubblico enorme ritrasmette un?emozione enorme. Siamo stati a Roma il 1° Maggio ed è chiaro che quella è un?altra storia, riuscivo a vedere a mala pena i primi davanti, mentre ad esempio in un teatro tenda bello zeppo il clima è diverso ci si conosce un tutti. La cosa bella è anche vedere in faccia la gente.
Visto che non è la prima volta che venite nelle nostra regione qual è una vostra impressione sulla Basilicata?
Bè, per il momento è un?impressione bellissima, poi l?Italia è tutta bella, suonando l?ho girata un po? tutta, non so quante volte e girando anche per il modo è sempre un piacere ritornare a casa perché la bellezza ed il calore italiano non sono facilmente riscontrabili altrove.
Per quanto riguarda il vostro pubblico avete sempre avuto un rapporto molto particolare, specialmente ai concerti, c?è un feeling diverso quando vi trovate di fronte un pubblico di 40mila persone rispetto ad un pubblico più ridotto?