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Caso Primitivo di Manduria

L’Associazione Nazionale Città del Vino interviene a favore dei produttori della Doc Primitivo

di Manduria sulla polemica sull’uso del nome del vitigno. La polemica è scoppiata nelle scorse

settimane, con tanto di lettere al Ministero delle Politiche agricole, nei confronti delle

nascenti Doc Matera, Doc Melissano e Doc Colline Joniche, che prevedono di riportare in

etichetta il nome Primitivo. A difesa dei produttori e del patrimonio economico e culturale che

il Primitivo di Manduria rappresenta per il territorio, domani mattina, 12 maggio, i 18 sindaci

dei Comuni che ricadono nella Doc si riuniranno nel consiglio comunale di Manduria per decidere

le iniziative da avviare e per organizzare una delegazione che tenga i contatti con la Regione
Puglia e il Mipaf.

Dopo l’ennesimo caso di contesa sull’uso dei nomi di vitigni autoctoni l’Associazione Città del

Vino torna alla carica per sollecitare la rapida approvazione di norme – sia nell’ambito della

nuova legge 164 sulle denominazioni d’origine che nel nuovo testo unico sul commercio dei vini

– a tutela delle varietà antiche e autoctone. “Come avvenuto pochi mesi fa con il Sagrantino di

Montefalco anche questo del Primitivo di Manduria è un caso limite – dichiara Floriano Zambon,

il presidente delle Città del Vino -. Se il provvedimento di legge fosse stato già approvato

nella finanziaria 2005, come avevamo richiesto, il problema sarebbe stato risolto sul nascere”.

Ufficio Stampa Città del Vino
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