L?associazione di volontariato Europa Libertà e Democrazia E.L.I.D.E. della sede di Barile ha avanzato la proposta al proprio comune affinché la cittadina venga dichiarata nei Principi Generali del futuro Statuto Comunale ”Città dell’Europa e della Pace”. Un idea manifestata dai giovani elidiani e dal loro presidente Rocco Franciosa proprio il 9 Maggio, data storica per l?istituzione dell?Europa unita. Quest?anno, infatti, ricade il 55° anniversario della proposta, nota come ‘dichiarazione Schuman 9 maggio 1950’, considerata l’atto di nascita dell’Unione Europea.

Robert Shuman ministro degli esteri francese al Qual d?Orsay pronunciò la storica frase ?’L’Europa non si farà in una volta sola, nè con una costruzione d’insieme, ma sulla base di realizzazioni concrete che dovranno creare, anzitutto, una solidarietà di fatto? e da allora il 9 Maggio è stato scelto come data simbolica per l?inizio del processo di integrazione Europea. Quest?associazione composta da giovani europeisti e pacifisti convinti, chiede che anche Barile festeggi quest?evento affinché questa giornata, diventata un simbolo europeo, insieme alla moneta unica, alla bandiera e all’inno sia l’occasione di avvicinare l’Europa ai suoi cittadini per far sentire un po? tutti più vicini a quest?ideale comune, magari visto sempre come un qualcosa di lontano, un concetto astratto, del quale non ci si sente del tutto partecipi. L?intento è appunto quello di riuscire ad aggregare i cittadini, a farli sentire abitanti di un unico grande paese che non si limita ai confini locali ma va oltre abbracciando tutti i confini degli stati membri. ?Riteniamo doveroso? dice Franciosa ?avanzare una proposta che dia il senso del sentimento comune dell’appartenenza ad un’Alta Autorità sovranazionale, capace per più di mezzo secolo, di garantire all’Italia e agli altri paesi, che liberamente vi hanno aderito, un processo di pace e di solidarietà duraturo.? L?appartenenza all?unione Europea deve partire dalle singole cittadine siano esse piccole o grandi tutte devono riuscire a dare un contributo, anche per piccolo che sia, pur sempre significativo come un nuovo mattone aggiunto alla costruzione di una grande casa in grado di accogliere una grande famiglia. ?Da anni siamo impegnati, quale sodalizio di volontariato nella creazione di una cittadinanza europea attiva, crediamo che pur mantenendo la sua specificità, le sue abitudini di vita, la sua lingua, ogni cittadino deve tuttavia sentirsi a casa nella patria europea.?

A tal proposito è stato ripreso un frammento dell?intervento di uno dei padri fondatori dell’Europa Alcide De Gasperi ?La famiglia che noi creiamo non esclude nulla: essa crea come cellula agente la città. A sua volta la città crea la nazione, infine le nazioni creano… che cosa?… Quanto alle nazioni europee esse creano l’Europa. Per ubbidire alla tendenza unitaria, il XIX secolo ha lanciato il principio della nazionalità. Ai nostri giorni la nazione è discesa al rango che occupava ieri l’altro la città, ieri la provincia: è a più vaste società che oggi le nazioni guardano. …l’Europa esisterà e nulla sarà perduto di quanto fece la gloria e la felicità di ogni nazione. È proprio in una società più vasta, in un’armonia più potente, che l’individuo può affermarsi, dar la misura del suo genio.? Oggi ci vuole un grande impegno nella costruzione di questa grande struttura sopranazionale affinché essa tenga conto delle diversità individuali, della libertà e della differenza dei diversi popoli che la compongono perché conclude Franciosa ?Solo l’Unione dei popoli può garantire all’Europa la sovranità sul suo destino e il suo prestigio nel mondo.?

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