Si apprende da alcune fonti, a volte autorevoli il più delle volte molto
meno, della esistenza di un ?piano? per l?acquisizione degli stabilimenti
Barilla e Cerere da parte di un imprenditore pugliese.
A tal proposito riteniamo opportuno, in un momento così delicato per lo
stato occupazionale della Provincia di Matera, stigmatizzare alcune nostre
convinzioni in merito a quanto commentato o letto in questi giorni:
Lo stabilimento Barilla è stato finanziato, tra l?altro, con le provvidenze
della Legge 219 (ricostruzione post terremoto); sarebbe singolare vagheggiare
che l?operazione si risolvesse in una dismissione post-terremoto. Così come
sembra impensabile che Barilla lasci Matera abbandonando le maestranze senza
uno straccio di garanzie e, soprattutto, non appare ragionevole che la questione
venga affrontata a livello locale.
Ribadiamo, a tal proposito, quanto già affermato, nelle sedi opportune,
e cioè che l?unico percorso valido resta la contrattazione del tavolo nazionale.
Nelle sedi romane, quando si vorrà, si potrà e dovrà affrontare l?intera
vicenda Barilla.
E risaputo, ancora, che l?opificio della Cerere S.r.l., finanziato con
fondi europei, regionali e provinciali non può essere ceduto senza provocare
la revoca dei finanziamenti medesimi.
La stessa Cerere srl ha sottoscritto impegni precisi per assunzioni di
lavoratori, a tempo indeterminato.
Ci chiediamo allora: quali iniziative hanno messo in campo i suoi
amministratori
per rispettare gli impegni assunti e le legittime aspettative create nel
mercato del lavoro locale?
Diversamente anche ai soci Cerere S.r.l. dovrà essere richiesta la restituzione
dei contributi pubblici utilizzati.
Piuttosto che tentare improbabili e deleterie fughe in avanti, occorre
che ciascuno svolga, sino in fondo il proprio ruolo ed onori gli impegni
già sottoscritti.
La UILA, su questo versante, non accetterà mai il sacrificio di un solo
posto di lavoro; lo stillicidio di licenziamenti e mobilità che investe
giornalmente la nostra regione riducono sempre più il numero degli occupati.
L?ipotesi ventilata, da più parti, che vedrebbe il coinvolgimento di oltre
60 unità lavorative, fra licenziamenti e mobilità, è semplicemente
inaccettabile.
Non consentiremo, in nessun caso, il richiesto atto di sacrificio, previsto
dal piano dell?imprenditore ?pugliese?, ai lavoratori materani.
Non appare del tutto chiaro, poi, il ruolo giocato, in questa vicenda,
dal Consorzio Agrario Regionale, atteso che l?atteggiamento assunto, nella
fattispecie, lascia presagire ad un appiattimento sulla soluzione ?pugliese?
facendo trasparire una propensione per altre soluzioni, che, a dire il
vero, non risultano essere in linea sia con una logica di naturale garanzia
per gli agricoltori rappresentati che per il suo ruolo guida in tema di
promozione di prodotti tipici.
Basta vedere le ultime operazioni messe in atto a Matera e Taranto e, guarda
caso, in linea con la soluzione ?Barilla? che vedrebbe il trasferimento
di tre linee produttive da Matera a La Martella (presso Cerere S.r.l.) per
poi alienare i suoli.
Ricordiamo, a questo proposito, che il Sindaco, la Giunta ed il Consiglio
Comunale di Matera, hanno fatto proprio, con voto unanime, un o.d.g. nel
quale hanno assunto solenne impegno a non mutare la destinazione d?uso dell?area
attrezzata sulla quale sorge l?impianto della Barilla S.p.A.
Il sindacato non può rimanere estraneo, o peggio ancora, inerte di fronte
a processi tanto delicati che vede il coinvolgimento del destino di decine
di lavoratori e delle loro famiglie.
Quando l?Azienda vorrà discutere delle proprie strategie sa già come contattare
i nostri responsabili nazionali.
La recente e positiva soluzione del caso ?Ergom? dimostra come le grandi
questioni dell?occupazione non si risolvono con scorciatoie localistiche
o, peggio ancora, con soluzioni rabberciate ma, al contrario, con scelte
mirate, canalizzate a far recuperare competitività e credibilità a tutte
le aziende Barilla dislocate sul territorio nazionale.
Restiamo dell?idea che questo momento di profonda riflessione produca quale
effetto una inversione di tendenza della strategia della Barilla S.p.A.,
anche a seguito della positiva soluzione della vertenza dell?Azienda di
Pisticci e che la discussione in atto possa essere ripresa a partire dall?accordo
di settembre 2004.
Segreteria Provinciale Uila-Uil
Francesco Ambrosecchia