Ce l?abbiamo fatta. Abbiamo aggiunto un altro record ai tanti ? negativi ? della tradizione lucana per balzare agli onori della cronaca italiana, quello della prima partita sospesa in base alle nuove norme sulla sicurezza negli stadi: Melfi-Potenza, serie C2.
Se le squadre di calcio del Melfi e del Potenza quest?anno non avevano ormai praticamente più niente da dire, far dire e far scrivere, viste le attuali posizioni in classifica, le rispettive tifoserie hanno pensato bene ? nel giorno della festa dei lavoratori ? di? dare lavoro a cronisti e forze dell?ordine. Poco conta chi a Melfi, durante il derby di calcio con il Potenza, abbia acceso la miccia dei disordini. Così come poco contava quando è successo altrove. Conta invece che la miccia ha continuato a bruciare arrivando alla polvere da sparo. Parliamoci chiaro, purtroppo ancora oggi allo stadio va anche chi aspetta che la miccia bruci per poter poi recitare la parte del barilotto di polvere adducendo le scuse della provocazione. A farne le spese ieri anche un bambino di nove anni: chi avrà mai provocato – e come – un fanciulletto per meritarsi di finire all?ospedale? Aveva proprio ragione Einstein: La differenza tra un genio e uno stupido sta nel fatto che il genio ha comunque un limite e che due si dice essere le cose senza confini, l?universo e la stupidità. Ma anche sull?universo Einstein aveva dei dubbi.
Ora, allo stato, poco conta a quale delle due squadre saranno assegnati i tre punti in palio, insignificanti per la classifica finale, ancora di meno per il blasone delle squadre interessate: sono tre punti di vergogna ai quali, sportivamente, la squadra che se li vedrà assegnati potrebbe anche decidere di rinunciare: sarebbe un gesto reale contro la violenza e provvederebbe alla riconquista delle prime pagine dei giornali, ma questa volta per un motivo nobile e significativo. Perché non farlo?