Una centrale da 40mw nel cuore del parco nazionale del pollino non è certamente un?idea

originale, in origine chi l?ha concepita sicuramente ha pensato a tutt?altro che allo sviluppo

di un parco nazionale e alla sua comunità.

Non condividiamo i commenti degli europarlamentari, dei politici e degli amministratori di turno

che difendono il mito dei posti di lavoro nelle centrali, nelle discariche e negli impianti

nucleari

I cittadini hanno capito benissimo che è solo una questione mediatica su cui fa leva chi

dovrebbe invece garantire e migliorare le condizioni dello sviluppo.

E? assurdo che a lavori avviati si scopre che le aree dove saranno realizzati le centrali sono

molto inquinate, così com?è quella del Mercure (sottoposta a diversi sequestri giudiziari).

A cosa servono i tavoli di concertazione, di servizio e di trasparenza se in partenza mancano le

condizioni sul territorio per garantire la sicurezza e la salute dei cittadini.

Sul nucleare della Trisaia ancora non si conoscono i piani d?emergenza, se esiste un

monitoraggio su ambiente e popolazione e se è stata avviata un?indagine epidemiologica di lunga

durata (e non breve o mediatica), mentre si continuano solo a decantare i miliardi dei lavori

della Sogin, alla luce di quanto emerso dalla commissione ambiente del parlamento del 10 marzo

2005 aumentano i ns. dubbi e le ns. perplessità su come sono eseguiti i lavori di sistemazione

in sicurezza dei rifiuti nucleari e su come sono stati trattati anni addietro.

Ci chiediamo cosa è stato fatto nel passato da chi era preposto a tutelare l?ambiente e la

salute della popolazione e dove sono andati a finire i soldi dei contribuenti.

A cosa è servito investire per anni sul Pollino sul turismo, biologico e attività forestali se

l?immagine di una centrale potrebbe rovinare tutto l?intero parco nazionale.

Quali prodotti biologici porteranno i comuni del Mercure alla prossima fiera di Milano ai

consumatori del nord.

Quali danni economici in termini di miliardi potrebbero generare pochi posti di lavoro nella

centrale.

Quanti posti di lavoro si perderanno in altre e più produttive attività.

Quanto dovrà spendere la comunità per curarsi da un possibile nuovo inquinamento visto che non

si conosce la provenienza delle biomasse che dovranno essere importate.

Sicuramente ci sono interessi mirati al business di poche persone e società a danno

dell?economia di un?intera regione, frutto di una politica economica da medio evo.Sarebbe più

produttivo investire questi finanziamenti per bonificare le aree inquinate e i parchi creando

quell?occupazione tanto decantata per la tutela dell?ambiente e per uno sviluppo ecocompatibile

con il territorio.

Un parco molto simile a quello del Pollino e quello d?Abruzzo, certamente per una questione di

mercato la prima cosa che hanno fatto è crearsi un?immagine che ha portato i propri frutti

gradatamente nel tempo creando quei posti di lavoro stabili nel turismo, nel biologico e nelle

attività artigianali.Non s?improvvisano le scelte di sviluppo per la collettività senza un

programma o un obbiettivo finale.In altri parchi italiani producono anche energia con biomasse,

ma con impianti di pochi watt che alimentano le case di montagna o la foresteria con lo scarto

del sottobosco

Sul Pollino esistono numerosi corsi d?acqua che potrebbero essere sfruttati con minigeneratori e

poi perché ci dimentichiamo sempre del solare.

Riteniamo che in Basilicata vada rivista completamente la politica sull?ambiente e sullo

sviluppo sostenibile; il territorio va utilizzato in modo appropriato e la ricchezza va

equamente distribuita.

Consigliamo agli amministratori ed europarlamentari di evitare d?essere partecipe od artefici

del malcontento del popolo per queste scelte non condivise e di sottosviluppo del territorio.

PER CONTATTI:
E-mail: nonucleare@email.it

0 Comments

Leave a reply

associazione - progetto - collabora - identificati - note legali - privacy - contatti

Associazione Lucanianet.it c/o Broxlab Business Center | P.zza V. Emanuele II, 10 | 85100 Potenza tel.+39 0971.1931154 | fax +39 0971.37529 | Centralino Broxlab +39 0971.1930803 | ­www.lucanianet.it | info@lucanianet.it Testata Giornalistica registrata al tribunale di Potenza n° 302 del 19/12/2002 | ­C.F. 96037550769 Invia un tuo contributo tramite bonifico bancario alle seguenti coordinate IBAN : IT 31 E 08784 04200 010000020080

Log in with your credentials

Forgot your details?