MASCHITO ? La ?Rethna? un?antica rievocazione religiosa sopravvive a Maschito, un piccolo centro volturino di origine albanofona. Diversi sono i riti e le tradizioni di origine arberesche che a Maschito ancora si celebrano e la ?Rethna? deriva proprio da quella antica cultura. La ?Rethna?, in italiano Cavalcata degli Angeli, è una sfilata di carri allegorici che, mette in scena l?apparizione della Vergine ad un pastore.
Questa caratteristica processione trae le sue origini dalla memoria albanese e si ripete ogni anno l?ultimo sabato di aprile, e che quest?anno cade il giorno 30. La ?Rethna? nasce come la rievocazione dell?apparizione della Madonna Incoronata ad un pastorello, ma nel corso degli anni anche le rappresentazioni si sono evolute e vengono rappresentate non solo scene dell?apparizione ma anche scene di vita quotidiana che hanno visto l?intervento della Vergine. Unici protagonisti di questo particolare corteo sono i bambini, che con i loro vestitini ci rimandano alle raffigurazioni religiose di angeli, santi e madonne. Un tempo i bambini montavano su cavalli e muli ornati di lustrini e sonagliere, oggi i piccoli figuranti, li troviamo su carri ricchi di elementi scenici a rappresentare proprio l?apparizione della Madonna Incoronata al pastore, e San Michele Arcangelo mentre calpesta il demonio.
Vengono, inoltre rappresentate, scene che rievocano i miracoli concessi per intercessione della Vergine.
Ad aprire la Cavalcata, ci sono bambini a piedi che personificano dei pastorelli (in ricordo del pastore a cui è apparsa l?Incoronata), dei piccoli angeli (simboli della purezza), bambini vestiti da San Michele Arcangelo, che con la sua spada fiammante protegge dalle tentazioni del diavolo e poi tante bambine a rappresentare delle piccole madonne. Seguono i carri allegorici addobbati e rivestiti di coperte e ornamenti, con al centro, un ramo che simboleggia l?albero sul quale la Madonna si manifestò, ed i bambini in costume.
Tutta la celebrazione segue un rituale uguale da anni, è un primo botto di fuochi d?artificio nella prima mattinata a ricordare che è un giorno di festa, un secondo sparo di fuochi serve a radunare i carri all?entrata del paese verso le ore 10, e ad un terzo la processione prende avvio.
La Cavalcata prosegue lentamente lungo le vie del paese per terminare presso la Chiesa del Caroseno (all?interno di questa chiesa è conservato un affresco del 1500).
Per tutta la durata della processione viene intonato un tradizionale canto religioso popolare di devozione alla Madonna che racconta della notte di aprile, quando, nel 1001, la Vergine apparve al conte di Ariano e al povero Strazzacappa. Il corteo, come vuole la tradizione, termina con tre giri dinanzi alla Chiesa del Caroseno e qui il parroco impartisce la benedizione. Una singolare rievocazione che festeggia l?Incoronata e che testimonia il sentimento di profonda religiosità della gente maschitana, verso la figura mariana.
Preservare e incoraggiare manifestazioni di questo tipo sono soprattutto un modo per difendere la cultura di una minoranza linguistica che in tutta la regione è rappresentata da pochi comuni.
