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Nelle mani della sera

?Nelle mani della sera? è la prima raccolta di poesie nella quale si coglie il contrasto tra la concretezza affidata simbolicamente alle mani e l?inconsistenza del buio serale che copre le cose.
Quella di Arleo è una poesia meditata e sofferta che non si appoggia alla memoria, ma all?oblio.
Perché colgo questa differenza?

Al di là dell?accezione negativa dell?oblio (dimenticare le cose), ne esiste un?altra positiva ovvero quella di selezionare le cose.La memoria, invece, ostacola i tagli poiché si lega ad un patrimonio ?personale? e contingente, quindi in un certo senso non solo è parziale, ma è anche ?di parte?.
L?oblio diventa ?strumento? con cui il poeta si confronta al fine di accantonare alcuni aspetti per farne risaltare altri. Nella poesia di Arleo, infatti, c?è un ritorno al passato (riaffiorano certe situazioni dell?infanzia e della fanciullezza) frutto di meditazione, riflessione, raccoglimento ed elaborazione mentale.E? evidente l?uso di un linguaggio ben articolato,l?incastro della parola,la presenza di significati espressi e sottesi, manifesti contrasti ??perché scorga il riso ho bisogno del buio?.
La poesia è comunicazione quindi ?trasmissione? di un messaggio poetico e chiama in causa non solo un linguaggio, ma un metalinguaggio.La comunicazione implica l?alterità e si lega strettamente al concetto di intenzionalità ovvero il voler dire certe cose e non altre.Il linguaggio poetico è metafora, va al di là di quanto è espresso dalla pura referenzialità, ha una forte funzione immaginativa, è ipotesi, creatività, progettualità, è utopia o meglio atopia, non ha luogo.
Come nasce la poesia?I versi si legano ad una dimensione logica e patica.La logica è razionalità, ma non è disgiunta da sensazioni, emozioni, simboli, immagini metaforiche.L?ispirazione nasce da una pulsione e il tutto viene veicolato dalla dimensione logica e razionale della mente.
Nei versi di Arleo c?è armonia di sensi, emozione e razionalità. Il poeta prende spunto dalla realtà, ma nello stesso tempo si allontana dalla contingenza del reale compiendo un processo di mirabile astrazione che riesce a raggiungere il lettore, a coinvolgerlo al punto da instaurare un rapporto dialogico con il testo stesso.La descrittività, narratività di un testo non è un fine, ma un mezzo, esso ci aiuta a capire e comprendere al fine di elaborare ?il significato per noi?.

Attualmente siamo dinanzi a un evidente cambiamento:la preponderanza del visivo e dell?immagine rispetto al testo. Si sta passando consapevolmente o non da un ?vedere leggendo? a un ?vedere guardando?. La cultura multimediale si lega ad un atteggiamento non proposizionale, generico, vago che mette in discussione il carattere analitico e referenziale proprio della cultura occidentale.
Di fronte alla deformante dimensione digitale resta sempre e comunque l?humanitas propria della poesia.I giovani (e non solo) hanno bisogno della poesia.Essa risponde a bisogni profondi dell?uomo, si lega a sogni, angosce, proiezioni utopiche.Ceserani sostiene che i temi e i linguaggi della letteratura, dell?arte e dell?immaginario sono componenti essenziali della comunicazione sociale e hanno avuto peso e spessore diverso nella varie epoche storiche.
? [?]I nostri gesti e le nostre parole sono, a volte inconsapevolmente, modellati su quelli dei testi dell?immaginario, sui loro codici e modi espressivi [?] Siamo circondati e attraversati da messaggi di ogni tipo che spesso riducono, semplificano, irrigidiscono e deformano, ma poi d?improvviso rivitalizzano, reinterpretano creativamente il grande patrimonio collettivo dell?immaginario in tutte le sue forme?.