Anche quest?anno, oltre ai più importanti vitigni italiani e ai migliori produttori locali, la manifestazione permette di degustare vini tedeschi, francesi, austriaci, americani, australiani, etc., diventando un fondamentale punto di riferimento per tutti gli operatori di settore.
Dal 7 al 10 aprile negli stands di Verona Fiere sarà possibile non solo degustare i vini internazionali di più alta qualità, ma anche partecipare a seminari per conoscere le più moderne tecniche ed economie di un settore che proprio in questi anni sta conoscendo il suo momento d?oro, tanto da poter essere definito un vero ?trend? culturale e sociale.
Non si può nascondere un pizzico di vanto nel vedere tra le più importanti aziende vinicole italiane ed internazionali ben 31 aziende lucane. Tra queste, numerose sono state premiate dal Concorso Enologico, in gara con le più accreditate case vinicole del mondo. Per la categoria vini tranquilli Doc- Vini rossi prodotti nelle ultime tre vendemmie, ad esempio, hanno ricevuto la Gran Menzione: l?Aglianico del Vulture Doc 2003 prodotto dall? Azienda agricola Camerlengo di Rapolla; l?Aglianico del Vulture Doc ?Carpe Diem? 2003, del Consorzio Viticoltori Associati del Vulture Scarl di Barile e l? Aglianico del Vulture Doc ?La Firma? 2003 per le Cantine del Notaio di Rionero in Vulture.
Tra i premi di maggior prestigio riservati alla nostra Regione sono sicuramente da ricordare quello vinto dal vino Malaterra di Basilicata nell?ambito del concorso ?Trendy oggi, Big domani?, premio nato con lo scopo di presentare e premiare le migliori aziende nazionali emergenti che offrono vini che si distinguono per qualità e per convenienza economica.
Ma la maggiore soddisfazione è vedere assegnato a una cantina lucana il premio più illustre della manifestazione, il ?Premio Cangrande 2005?. Istituito all?interno del Vinitaly nel 1973 per valorizzare il lavoro degli operatori del settore che si distinguono per il contributo che danno all?innovazione e allo sviluppo del comparto viniviticolo nazionale, quest?anno il merito è stato assegnato al dirigente della Cooperativa ?Cantine di Venosa?, Francesco Sivilia.
La Cantina, già premiata alla scorsa edizione del Vinitaly con il Diploma di Gran Menzione, è una delle realtà più rappresentative dell?enologia lucana. Nata nel 1957 dalla volontà di 27 soci sostenitori, oggi è un?azienda moderna, dotata di moderne strutture e attrezzature che le permettono di ottenere vini di elevata qualità e che gode del sostegno di circa 500 soci, tutti concentrati nella zona del Vulture.
La presenza della Cantina lucana nel settore vinicolo nazionale è già una realtà concreta da trempo. Nel 2002 ha vinto l?Oscar Qualità/Prezzo dalla rivista Vini d?Italia del ?Gambero Rosso?, ha vinto più volte i premi della ?Selezione del Sindaco?, importante concorso enologico internazionale. E? inoltre presente in numerose riviste e guide specializzate, per quest?anno sono da ricordare ?L?Almanacco del Berebene – 2005?, edito dal Gambero Rosso, ?Le guide ai vini de L?Espresso ? 2005?, ?Vini d?Italia 2005? guida edita sempre dal Gambero Rosso in collaborazione con Slow Food. Inoltre partecipa ogni anno al meeting organizzato dalla più prestigiosa scuola di sommelier italiana, ossia quella dell?Hotel Cavalieri Hilton di Roma e nel 2004 i suoi vini sono stati selezionati tra i 67 migliori vini d?Italia autoctoni, premio che evidenzia la costante volontà della Cooperativa di legare il proprio prodotto alla tradizione di una cultura e di un luogo.
Con il premio ricevuto il 7 aprile, in occasione dell?inaugurazione dell?edizione 2005 del Vinitaly, la cantina lucana ha la possibilità di uscire dal settore degli ?addetti ai lavori? e avere una maggiore visibilità tra i semplici appassionati di vino. Pertanto, il premio assegnato a Francesco Sivilia dal Ministro delle Politiche Agricole Gianni Alemanno, è importante per tutti i produttori di vino della regione e per la Basilicata stessa, perché permette di avere una maggior visibilità tra i buyer e gli operatori nazionali e internazionali. Come afferma lo stesso Sivilia, infatti, ?L?Aglianico può fungere da apripista per gli altri vini del territorio, tutti di alta qualità, e per promuovere il territorio stesso?. Come non dargli torto, visto che proprio il vino prodotto dalla Cantina nasce in una delle zone più belle della nostra regione, nei pressi del vulcano del Vulture. E in quale terra poteva essere prodotto un vino eccezionale se non in quella in cui già nel 400 a.C. il poeta latino Orazio affermava ?nunc est bibendum??