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Non solo Pollino

Gli elementi costitutivi del Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane sono molteplici e congiunti con i traguardi che i realizzatori si prefissero in sede di istituzione. Uno degli obiettivi prospettati nel momento della costituzione del Parco regionale era l?intento di rendere la zona rinomata e dunque frequentata da gruppi di turisti. Le categorie di visitatori alle quali si puntava erano prevalentemente definibili come amanti della natura che prediligevano trascorrere giornate immerse nel verde incontaminato, nella natura selvaggia, ma anche in siti di notevole interesse storico e archeologico. Per tale motivo furono ripristinati gli antichi sentieri, creati nuovi tracciati, realizzate aree per picnic, offerti servizi per il camping oppure percorsi equestri.

Nel dettaglio, l?orografia del luogo è caratterizzata da dislivelli che oscillano tra i 376 m slm, in prossimità del fiume Basento, fino ai 1177 m slm rilevati in località Costa la Rossa. Il territorio, inoltre, è attraversato da diversi torrenti, quali Scanna Capre, Carbotto o Vallone del Salice; quest?ultimo è un affluente del fiume Salandrella. Numerosi sentieri attraversano l?intera superficie del Parco regionale, ma non mancano neppure gli edifici, tra cui figurano l?area faunistica dedicata al daino, situata in località Pian di Gilio. Le specie arboree più diffuse sono il cerro (quercus cerris), che sui rilievi del Monte Croccia cede il posto all?airone dal farnetto (quercus frainetto). Sulle pendici del versante meridionale si rileva la presenza di rovere (quercus petraea) e di roverelle (quercus pubescens). Le altre essenze arboree presenti sul territorio in forma di arbusti sono il pinus halepensis, i cipressi dell?Arizona, i cedri del Libano?

La sentieristica in particolar modo consente di ripartire l?area protetta in un?apposita zonazione, risultato di un?efficiente programmazione che tiene conto dei piani di assetto del territorio redatti, nel rispetto delle Leggi 349, 28/94 e 47/97. In tal modo il turista può visitare l?intero Parco e soprattutto gli ambiti naturalistici e storici si maggior importanza: dalla foresta Gallipoli alle rocce di arenaria delle Dolomiti Lucane, dalle mura megalitiche dell?insediamento di Monte Croccia (VI sec. a.C.) alla presenza monastica dell?insediamento di Palazzo e della cappella Cognato, dalle presenze saracene riscontrate in Pietrapertosa alle valli della Rossa, fino agli insediamenti abitativi di Calcesia, Casieri, Valmiletta, Valdienna, in modo da scoprire forme di armonico equilibrio tra insediamenti umani e habitat naturali.

Le specie animali, al tempo stesso, sono tutelate all?interno del territorio del parco. Esistono allevamenti equestri che si raccordano con l?ecosistema natuale. I cavalli sono tenuti allo stato brado nel corso dei primi 6-8 mesi di vita in recinti dalle estese dimensioni. Gli equini sono considerati, pertanto, degli animali che possono affiancare i moderni e comuni mezzi di locomozione, in quanto adatti all?ambiente silenzioso, impervio e sconnesso di un parco naturale. In contempo si intende anche proteggere il cane da pastore di razza mastina abruzzese, memori del rischio di estinzione di specie animali, come il lupo appenninico, che stava quasi scomparendo dai territori italiani. Il mastino abruzzese, a parere degli esperti, è un ottimo cane da pastore, in grado di allontanare dalle greggi custodite ogni tipologia di predatore, senza recare danno agli animali che sorveglia, dunque è un animale utile alla vita della pastorizia lucana.

Nell?habitat del Parco si ritaglia un ruolo fondamentale pure il Centro Visite, una struttura che fornisce ai turisti informazioni sull?intera area e ne facilita la conoscenza. Il territorio è reso noto anche attraverso un orto botanico, collocato nell?antico convento fondato intorno al 1100 da San Guglielmo di Vercelli e riorganizzato dai Normanni, i quali incentivarono donazioni di terre, diffusione di insediamenti monastici benedettini, al fine di popolare il territorio stesso. Attualmente l?orto botanico si estende per circa un ettaro e si presenta come un ecomuseo.

La presentazione delle strutture e dell?ambiente riscontrabili nel Parco regionale risulta essere sintetica ed essenziale, in quanto si propone l?obiettivo di mostrare soltanto alcuni elementi di una realtà estesa e provvista di fattori caratterizzanti, in quanto possono divenire delle forme di sviluppo del territorio interno della regione Basilicata.