Avigliano, con i suoi circa 10.000 elettori, si conferma un?inespugnabile roccaforte del centrosinistra.
Le elezioni comunali infatti confermano a larghissima maggioranza il Sindaco uscente Domenico Tripaldi, Margherita, sostenuto dalla coalizione Uniti nell?Ulivo.
Nulla da fare per gli avversari. Se la CdL lascia il campo ad un civica, come nelle elezioni appena svoltesi, il risultato resta esattamente lo stesso.
I numeri.
L?Ulivo conferma grossomodo il consenso di 5 anni orsono: 5476 schede a favore (furono 5496 nel 2000) attestandosi al 68,1 %.
La principale coalizione avversaria, la lista civica ?Insieme per Avigliano? che proponeva Rocco Arcasenza, si ferma a 2191 voti (pari al 27,3%) con un gap di ben 3285 voti: una vera voragine.
Nettamente più staccati gli altri due contendenti Vito Fernando Rosa di Unità Popolare con 249 voti (3,1 %) e Vincenzo Mancusi di Alternativa Sociale con 120 voti (1,5 %), che non raggiungono un quantitativo sufficiente per ottenere un consigliere di minoranza. Nel 2000 Unità Popolare ne aveva conquistato uno.
Insieme per Avigliano in pratica si ferma più o meno sul quantitativo di preferenze che 5 anni fa furono indirizzate al Polo delle Libertà.
Secondo le regole del maggioritario 13 consiglieri sosterranno il Sindaco Tripaldi, 7 rappresenteranno la lista civica in qualità di minoranza.
Ad Avigliano quindi nulla cambia, in termini di numeri intendiamoci.
Tornano ad essere presenti due donne, una per parte: Antonietta Lucia per l?Ulivo, Rosaria Romano per l?opposizione, nelle file uliviste cambiano 7 persone su 13 e nel complesso il Consiglio Comunale si presenta profondamente rinnovato in quanto i consiglieri della lista civica sono tutti, rispetto al 2000, delle new ? entry.
Sarà ora compito della semi-nuova compagine amministrativa saper far tesoro dell?ampio consenso ricevuto e provvedere, come da più parti avvertito e richiesto, ad un incisivo rilancio dell?azione politico ? programmatica di una comunità che presenta notevoli problematiche irrisolte e punti di sofferenza meritevoli di politiche risolutive e non più procrastinabili.
Il 17, intanto, si torna alle urne per le Elezioni Regionali: i candidati locali di centrosinistra hanno buoni motivi per mostrarsi ottimisti.