Le richieste di chiarimenti sulle opere di urbanizzazione nel quartiere Macchia Romana avanzate dai residenti e dalle associazioni Legambiente e WWF hanno l?obiettivo di creare le premesse per un reale coinvolgimento dei cittadini nella progettazione degli spazi urbani. In questi anni Macchia Romana è stata terreno di scontro, ma anche, e innanzitutto, terreno per sperimentare nuove forme di partecipazione. Macchia Romana è stata l?occasione per proporre una città non più fondata sugli interessi dei costruttori, ma sulle esigenze di donne, uomini e bambini che hanno bisogno vitale di cominciare ad essere comunità di persone.

Pertanto, consideriamo indispensabile avviare un processo di trasparenza amministrativa e partecipazione, che coinvolga i cittadini nell?ideazione e nella costruzione della città. La richiesta di una commissione consiliare straordinaria su Macchia Romana ha l?intento prioritario di ricostruire l?intera vicenda di un quartiere pensato, pianificato, progettato e che, a distanza di oltre dieci anni dai primi insediamenti si trova a fare i conti con un?ordinaria e quotidiana invivibilità. Ma la commissione dovrà anche essere aperta e favorire, finalmente e concretamente, la partecipazione dei cittadini, auspicando che non si ripetano mai più situazioni di disagio, di bruttezza e di inefficienza come quelle di cui Macchia Romana è esempio (purtroppo non dissimile da altri quartieri della città nati in assenza di pianificazione).

Pertanto, sebbene le proposte volte alla creazione di una nuova identità urbana per il quartiere siano rimaste fino ad oggi inascoltate, sebbene ciò abbia compromesso in buona parte la possibilità di migliorare significativamente la qualità della vita del quartiere, riteniamo ancora fondamentale l?attivazione dei laboratori di quartiere. La partecipazione come metodo presuppone, tuttavia, che venga favorita la conoscenza sull?operato della pubblica amministrazione. A questo proposito non è più sufficiente una mera e burocratica applicazione delle leggi sulla trasparenza amministrativa (in realtà l?accesso agli atti viene consentito, nella migliore delle ipotesi, con fastidio e, talora, addirittura impedito). Occorre rendere accessibili, in maniera semplice e diretta, tutti gli atti della pubblica amministrazione (delibere, determinazioni dirigenziali, cartografie, regolamenti, piani e programmi). A questo dovrebbe essere destinata una apposita sezione del sito Web del Comune. Riteniamo, anche in vista della redazione del piano strutturale per la città di Potenza ed i comuni limitrofi, che la partecipazione debba essere estesa a tutto il territorio comunale, con la creazione di laboratori urbani, articolati in una rete di laboratori di quartiere. Ci auguriamo anche che venga riattivata al più presto la Consulta per l?Ambiente, peraltro già prevista dallo statuto comunale. Il modello partecipativo è per noi indispensabile affinché il disegno del territorio sia espressione di chi in esso vive e per scongiurare il rischio (sempre in agguato) che tutto si trasformi solo in affari, ancora una volta sulla pelle dei cittadini. Speriamo, infine, che spostare in là l?orizzonte non ci impedisca di affrontare i problemi della quotidianità, chiudendo il passato nel dimenticatoio.

Lettera aperta al Sindaco, alla Giunta comunale ed ai Consiglieri comunali della città di Potenza

Premessa
Le richieste di chiarimenti sulle opere di urbanizzazione nel quartiere Macchia Romana avanzate dai residenti e dalle associazioni Legambiente e WWF hanno l?obiettivo di creare le premesse per un reale coinvolgimento dei cittadini nella progettazione degli spazi urbani. ?Reinnamorarsi della città?, ?riconoscersi nei luoghi?, ?ritrovarvi identità e senso sociale? non sono per noi slogan, ma un?autentica volontà di cambiamento. Voi tutti sapete che in questi anni Macchia Romana è stata terreno di scontro, ma anche, e innanzitutto, terreno per sperimentare nuove forme di partecipazione. Macchia Romana è stata l?occasione per proporre una città non più fondata sugli interessi dei costruttori, ma sulle esigenze di donne, uomini e bambini che hanno bisogno vitale di cominciare ad essere comunità di persone. Voi tutti sapete che la battaglia contro il ?mostro di cemento? era nata non solo in difesa dell?ambiente, ma nell?intento di creare nuovi spazi ed opportunità per tutto il quartiere. E sapete anche come è andata a finire. Sapete in che modo sono svanite le promesse ed il sogno di un quartiere a misura d?uomo. Dovreste aver compreso, però, che il vero obiettivo è quello di sviluppare un?idea di socialità e di qualità urbana fino ad oggi del tutto sconosciuta a questa città. Avevamo perfino creduto di veder nascere un modello per il futuro. Ma questa sarebbe stata una rivoluzione. Adesso vi chiediamo di avviare insieme un processo di trasparenza amministrativa e partecipazione. Insieme, si badi, non vuol dire ?insieme a noi?, che non abbiamo alcuna voglia di ergerci a rappresentanti di chicchessia. Insieme significa spendersi per informare e coinvolgere i cittadini nella ideazione e nella costruzione della città.

Ancora una volta, dunque, proponiamo Macchia Romana come terreno di sperimentazione. Ma è necessario, prima di tutto, invertire la rotta e fare luce sullo sviluppo che il quartiere ha avuto fino ad oggi, perché non si può costruire nulla senza solide basi di conoscenza e di fiducia. Occorre fiducia nella buona capacità amministrativa affinché un cittadino possa rendersi partecipe e portatore del proprio contributo. Ciò non può che accrescere il senso civico e l?amore per il proprio quartiere e per la propria città.

Una commissione consiliare straordinaria: perché?
Secondo noi non è normale, per una città che voglia dirsi degna di tale nome, che si realizzino alloggi senza alcun servizio (neanche una scuola!), senza spazi di verde attrezzato, senza luoghi di aggregazione. Ciò è tanto più grave se ai cittadini si chiede, giustamente, di pagare oneri per urbanizzazioni primarie e secondarie. Secondo noi non è normale che l?amministrazione, che dovrebbe garantire la collettività, lasci campo libero alle imprese ed a pseudo-promotori di cooperazione edilizia nella realizzazione di opere non meglio identificate, prive di collaudi e perfino difformi dai piani attuativi. Noi non sappiamo se lo sfacelo che è sotto gli occhi di tutti sia causa di assenza di programmazione, di incapacità o di favoritismi, ma siamo convinti che sia indispensabile fare luce su quanto accaduto. La commissione consiliare straordinaria potrà servire a ricostruire l?intera vicenda di un quartiere pensato, pianificato, progettato e che, a distanza di oltre dieci anni dai primi insediamenti si trova a fare i conti con un?ordinaria e quotidiana invivibilità. Ma la commissione dovrà anche essere aperta e favorire, finalmente e concretamente, la partecipazione dei cittadini. Sebbene le proposte volte alla creazione di una nuova identità urbana per il quartiere siano rimaste fino ad oggi inascoltate, sebbene ciò abbia compromesso in buona parte la possibilità di migliorare significativamente la qualità della vita del quartiere, ci sembra naturale che il percorso di trasparenza amministrativa che la commissione consiliare straordinaria può avviare sfoci nell?attivazione dei laboratori di quartiere.

Alcune proposte (non solo per il quartiere)
E? tempo, secondo noi, di rendere la Casa Comunale abitabile, accogliente, realmente a servizio dei cittadini. A questo proposito non è più sufficiente una mera e burocratica applicazione delle leggi sulla trasparenza amministrativa (in realtà l?accesso agli atti viene consentito, nella migliore delle ipotesi, con fastidio e, talora, addirittura impedito). Occorre rendere accessibili, in maniera semplice e diretta, tutti gli atti della pubblica amministrazione (delibere, determinazioni dirigenziali, cartografie, regolamenti, piani e programmi). A questo dovrebbe essere destinata una apposita sezione del sito Web del Comune. Macchia Romana, per noi, si presta a sperimentare nuovi modelli, convinti che la conoscenza sia sempre uno strumento di democrazia. Sarebbe utile a tale scopo realizzare per il quartiere una pubblicazione, semplice e completa, accessibile anche ai non esperti, compresi i bambini (quindi ricca di illustrazioni e dati), così strutturata: ?Il tuo quartiere, come è stato concepito, com?è oggi, le opere previste, le opere realizzate, quelle da realizzare (con relativo cronoprogramma), gli oneri versati e quelli da versare, i problemi, i cambiamenti effettuati e perché, gli spazi da progettare, l?appartenenza da conquistare?. Forse questo sarebbe anche un buon modo di utilizzare l?ufficio di piano (lautamente retribuito con i soldi dei cittadini per cercare di rimediare agli errori, alle incongruenze e ai ritardi accumulatisi negli anni passati). A partire dalla conoscenza ogni cittadino avrebbe modo di divenire soggetto attivo nella progettazione e nell?amministrazione della propria città. L?ambito naturale per raccogliere, confrontare, ordinare idee e proposte dovranno essere dunque i ?laboratori di quartiere?, nella speranza che nel futuro della città la partecipazione sia ricercata e stimolata non solo per riqualificare (in contesti quasi sempre estremamente problematici e degradati), ma per determinare insieme il nostro futuro.

L?auspicio
L?auspicio è che non si ripetano mai più situazioni di disagio, di bruttezza e di inefficienza come quelle di cui Macchia Romana è esempio (purtroppo non dissimile da altri quartieri della città nati in assenza di pianificazione). Il sindaco Santarsiero, dichiarando di sposare il modello partecipativo di Porto Alegre, ha deciso di incentivare forme di partecipazione dal basso. Pertanto lo invitiamo, insieme a tutta l?amministrazione comunale, ad attivarsi affinché questo possa concretamente realizzarsi. Auspichiamo in tal senso che la partecipazione sia estesa a tutto il territorio urbano. Ciò è reso indispensabile in vista della realizzazione del piano strutturale fortemente voluto dalla nuova amministrazione comunale. Esso servirà a disegnare il futuro e può rappresentare una grande occasione di crescita, a condizione che venga accompagnato dalla creazione di laboratori urbani, articolati in una rete di laboratori di quartiere. Ci auguriamo anche che venga riattivata al più presto la Consulta per l?Ambiente, peraltro già prevista dallo statuto comunale. Il modello partecipativo più volte evocato è per noi indispensabile affinché il disegno del territorio sia espressione di chi in esso vive e per scongiurare il rischio (sempre in agguato) che tutto si trasformi solo in affari, ancora una volta sulla pelle dei cittadini. Speriamo, infine, che spostare in là l?orizzonte non ci impedisca di affrontare i problemi della quotidianità, chiudendo il passato nel dimenticatoio.

Legambiente
Wwf
Il Movimento di cittadini per la qualità della vita di Macchia Romana

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