Una delegazione unitaria dei Sindacati confederali e dei Sindacali degli Inquilini, ha depositato al Quirinale centinaia di migliaia di firme raccolte in calce alla Petizione popolare sulla casa. I Sindacati, rivolgendosi direttamente al Presidente Ciampi, hanno voluto così rimarcare la totale assenza di risposte da parte delle autorità competenti, a cominciare dal governo nazionale e dalle Regioni, allo stato
di disagio abitativo che investe un numero sempre crescente di famiglie, di anziani, di lavoratori, di giovani.
Con la Petizione, che ha come primi firmatari i segretari generali di Cgil, Cisl e UIL, Epifani, Pezzotta e Angeletti, e che ha avuto l?adesione dei sindaci di grandi città, del presidente di Federcasa-Aniacap e di numerosi esponenti delle forze politiche, dell?associazionismo e della società
civile, si vuole dare voce ad una domanda abitativa nuova che guarda alla casa come servizio flessibile e adattabile ai diversi cicli della vita e a percorsi lavorativi che implicano una mobilità territoriale sempre più frequente.
In una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica, le organizzazioni sindacali denunciano i livelli, insostenibili anche per le famiglie di ceto medio, raggiunti dai prezzi dell?affitto. ?Di fatto – sottolineano i Sindacati ? i costi dell?abitare incidono pesantemente nella scala dei consumi delle famiglie e determinano problemi economici che travalicano il limite del costo della casa per divenire ragione di crisi per la crescita del Paese?. Il rilancio del mercato delle abitazioni in affitto, per i Sindacati, è ?un?esigenza prioritaria? per rispondere alle problematiche della mobilità del lavoro e rappresenta una condizione necessaria per la
stessa crescita e competitività del Paese.
Dopo la consegna delle firme al Quirinale, CGIL, CISL, UIL e Sunia, Sicet e Uniat proseguiranno, con iniziative a livello di regioni, di grandi città e a livello nazionale, nel loro impegno per ottenere soluzioni ai punti centrali e qualificanti della Petizione: la creazione di un fondo nazionale, dotato di un miliardo di di euro all?anno, per lo sviluppo dell?edilizia sociale in affitto; il rifinanziamento della legge 21 /?01 sul disagio abitativo; la modifica della 431/?98 per portare l?intero settore della locazione al ?canale contrattato?; l?aumento del Fondo sociale per l?
affitto, portandolo ad almeno 500 milioni di euro; investimenti per i piani di recupero e di riqualificazione urbana, dando continuità all?esperienza dei ?contratti di quartiere?; risorse pubbliche per la ?qualità? delle
abitazioni, assumendo a riferimento il contributo che l?ecoedilizia può dare all?efficienza energetica, alla salute, alla sicurezza, al risparmio di risorse naturali; l?utilizzazione di incentivi e disincentivi fiscali, a cominciare dall?Ici, per agevolare il rilancio del mercato delle locazioni; la tutela dei conduttori degli immobili residenziali pubblici sottoposti a vendita tramite cartolarizzazione, garantendo soprattutto la permanenza in affitto degli anziani e delle famiglie a basso reddito; regolamentare le procedure di sfratto attraverso una programmazione che preveda anche periodi
di blocco ragionato, tenendo conto delle concrete possibilità delle famiglie sfrattate di trovare un nuovo alloggio.
Ariete s.r.l
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