Ultimamente stiamo prediligendo scrittori e poeti contemporanei, ma ora preferisco andare indietro nel tempo recuperando il nome del lucano Luigi Tansillo.
Nasce nel 1510 a Venosa, ma in giovane età si trasferisce a Napoli. Divenuto cortigiano di nobili famiglie napoletane, nel 1536 diventa guardia personale del viceré Pietro di Toledo.
La sua produzione letteraria comincia con un?egloga amorosa d?ispirazione classicista, ?I due pellegrini? (1527) e successivamente prosegue con il poemetto ?Il vendemmiatore? (1534), 24 Capitoli in terza rima , pubblicati tra il 1537 e il 1552, e il poema religioso ?Le lacrime di San Pietro? rimasto incompiuto.

Ma è con il Canzoniere di stampo petrarchista comprendente più di cento testi in rima, costituiti in gran parte da sonetti che il poeta s?inserisce in quel fenomeno culturale e letterario d?imitazione della poesia di Petrarca.
Sul piano linguistico, il poeta-scrittore si avvicina alla proposta del Bembo, ma nello stesso tempo i suoi testi sono singolari per l?accentuata passionalità e sensualità.I colori accesi, le frequenti allitterazioni scivolano nella direzione propria della sensibilità barocca, della quale vengono evidenziati aspetti positivi e negativi.
Quali le caratteristiche peculiari della poesia petrarchista?
La produzione lirica rinascimentale, prendendo come modello il Canzoniere del Tetrarca, s?ispira alle norme codificate dal Bembo nelle Prose della volgar lingua.
L?amore viene completamente svincolato dai suoi aspetti materialistici poiché è mezzo di elevazione spirituale e di avvicinamento dell?anima a Dio; la donna viene tratteggiata nella sua bellezza fisica, ma viene vista come ?oggetto? di contemplazione e sogno; viene adottato un numero limitato di forme metriche:quasi esclusivamente il sonetto e la canzone; si utilizza un linguaggio poetico elevato e raffinato modellato sull?esempio del latino classico.
Quali le novità?
Certamente in alcuni scrittori non può passare inosservata la comparsa dell?amore coniugale.
La produzione poetica di molti petrarchisti scade in sterili e meccaniche ripetizioni, non a caso Aretino e Berni , anticlassicisti polemizzano contro la teoria dell?imitazione.
A partire da Della Casa i più noti petrarchisti sono Castiglione, Bandello, numerosi poeti dell?ambiente veneziano quali Trifon, Cappello, Brocardo. Non dimentichiamo inoltre i versi petrarcheggianti di tante poetesse del Cinquecento tra le quali è d?obbligo annoverare la lucana Isabella Di Morra, ma accanto a lei anche Veronica Gambara (nata presso Brescia), Vittoria Colonna (nata a Marino, sui colli Albani) e Gaspara Stampa (nata a Milano).In passato, la produzione letteraria di molte donne è passata quasi sempre inosservata, ma è giusto valorizzarle.

L?influenza dello stile petrarchista si riscontra anche nelle liriche di Ariosto, ma nello stesso tempo esse si staccano per via della vena realistico sensuale che le connota.
Il petrarchismo, ad un certo punto, in coincidenza con la crisi dei valori rinascimentali, comincia a tramontare lasciando il posto ad una lirica che per certi versi anticipa il gusto letterario barocco i cui temi prevalenti riguardano la bellezza intesa come sensualità, la vita mondana delle corti, l?angoscia per lo scorrere inesorabile del tempo e l?ineluttabilita della morte.Negli scritti barocchi domina una lingua ricchissima di immagini, allitterazioni, metafore, arguzia di concetti.
Il nuovo gusto si può sintetizzare nei versi del maggiore poeta barocco Giambattista Marino (1569-1625), ?è del poeta il fin la maraviglia/e chi non sa stupir vada alla striglia?.

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