Oggi come ieri la storia si ripete. Ma se sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Ancora una volta una grossa opportunità di sviluppo per l?intera area del Parco del Pollino non viene sfruttata dall?Ente che ne dirige le sorti. Ad essere precisi l?Ente Parco del Pollino, nell?ambito del progetto N.I.P.P. (Nuove imprese Parco del Pollino) che prevede cinque progetti (due sul turismo, altrettanti sull?agro- alimentare, ed uno comune ai due settori) si è ?dimenticato? degli operatori turistici lucani.

Sviluppo Italia Calabria, ente a cui è stata affidata la gestione del progetto, nonostante le varie sollecitazione a tenere in considerazione le aziende del settore presenti sul territorio, con l?assenso del Parco dell?Ente Parco, ha scelto di affidare la promozione dei progetti turistici ad una società del Lazio, la C.T.S. (Centro Turistico Studentesco e Giovanile) che richiede, per accedere ai pacchetti turistici già inseriti in un proprio catalogo, in primis, una quota associativa pari a 28 euro. ?Per l?ennesima volta ? ha commentato il presidente dei Verdi di Basilicata, Francesco Mollica, – chi guida le sorti dell?Ente non ha tenuto presenti le necessità di chi fa del territorio, della sua salvaguardia e del suo sviluppo, il suo lavoro ed il suo impegno quotidiano.
Non ricordare questo aspetto nel momento di scelte così importanti e un grave errore del quale bisognerà rispondere ai diretti interessati?. Un errore doppio in quanto oltre ad affidarsi ad una società extra regionale non si è tenuto presente che il progetto parlava di affidamento dei pacchetti ai ?tour operetor? qualifica che il C.T.S. non possiede. ?Oltre a queste dimenticanze ? ha continuato Mollica- c?è da sottolineare come nel catalogo realizzato dalla società C.T.S. non compaia assolutamente il programma d?offerta sul turismo scolastico che era uno dei punti cardine dell?intero N.I.P.P. A questo punto è necessaria una riflessione sulla gestione dell?Ente Parco. E? impensabile che possibilità di sviluppo di questo genere vengano perse o addirittura affidati a società non legate al territorio?. Gli obiettivi del progetto erano quelle di costituire un gruppo di coordinamento che doveva lanciare le cinque attività sperimentali, tali da poter migliorare la competitività delle imprese locali assistendole direttamente. Di queste attività solo due progetti (agro alimentare) sono stati avviati grazie all?impegno di Alsia e Confesercenti.

Quelli sul turismo (due invece di tre) ancora non si capisce quale assietenza potranno ricevere dal C.T.S. considerato che sul territorio non ha sedi operative. ?Si tratta ? ha concluso Mollica ? dell?ennesimo atto pensato contro il territorio. Dopo la centrale biomasse del Mercure, inserita all?interno del perimetro del parco, si pensa di dare il colpo di grazia agli operatori turistici lucani. L?Ente Parco e Sviluppo Italia Calabria, hanno preferito penalizzare le aziende che da tempo lavorano con professionalità e competenza sul nostro territorio?.

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