Circolo Culturale “L’Atrio”

Il Circolo Culturale “L’Atrio” è stato costituito nel gennaio 2004. Ha sede a Matera, in via San Biagio 29, nel cuore del centro storico. Il nome trae origine dalla sua ubicazione: una cantina che si affaccia in un atrio, chiusa per tantissimo tempo, e fatta rivivere grazie ad un gruppo di amici accomunati dalla stessa passione, l’arte e la cultura. Interessati a tutto quello che è bello a vedersi e ad ascoltare, sono pronti ad accogliere nel gruppo altri soci per intraprendere qualificate e valide iniziative culturali nell’ambito delle arti figurative, della poesia, della musica, della cinematografia senza trascurare le tradizioni e i talenti locali. L’atrio è un punto di incontro, dove ritrovarsi, e stimolare in ognuno la voglia di crescere con il dialogo e il confronto.

Le iniziative finora realizzate:

18-30 giugno 2004
Renata Similkova: Opere Grafiche
Renata ?imlíková – incisore, scultore e pittore – è nata il 4 giugno 1957 nella Repubblica Ceca; vive e lavora nella città di Zlin. Durante gli studi nella scuola secondaria, apprende le tecniche del disegno e della scultura; successivamente, frequenta l’Università di Arte Applicata di Praga, dove sperimenta le tecniche dell’incisione e si specializza in scultura. Le sue grafiche, intricate e basate su disegni ricchi di dettagli, riflettono profondamente gli studi di ipnosi dell’artista, le filosofie e le religioni di antiche culture. Raggiunge effetti sorprendenti utilizzando diverse tecniche calcografiche dirette quali il bulino, la puntasecca e il mezzotinto. Ha tenuto mostre personali a Bratislava, Brno, Praga, Zlin, Ostrava, Olomouc, etc.; ha partecipato alle più importanti rassegne internazionali di grafica dove è costantemente segnalata e premiata: Spagna, Giappone, Ungheria (Gran Premio1992), Polonia (Medaglia, Ostrow Wielkopolski1999; Premio del Direttore del Museo, Malbork, 2001; Nomination, Ostrow Wielkopolski, 2003), Olanda, Italia (Secondo Premio, Acqui Terme, 2003), Belgio, Repubblica Slovacca, Repubblica Ceca (Gran Premio, Havirov, 2002), Turchia (Menzione d’Onore, Ankara, 2003). Le sue opere sono esposte nelle collezioni private e nei musei di tutto il mondo.

24-30 settembre 2004
Vincenzo Giaculli : Il timbro del pane
Vincenzo Giaculli – Vigile del fuoco materano che nel tempo libero ama intagliare nel legno, timbri del pane, ispirandosi agli antichi manufatti che venivano usati per marchiare le forme di pane da cuocere nei forni pubblici. Il Marchio del Pane – Il marchio del pane è un utensile legato alla cultura e al mondo dei pastori, sia perché da questi prodotto, sia perché la sua funzione e destinazione è quella di imprimere un segno distintivo e di proprietà nella pasta del pane pronta per la cottura; azione che in certi aspetti ripete, arricchendosi tuttavia di altri significati simbolici e rituali, la simile operazione necessaria per distinguere i capi di bestiame. Il marchio del pane è un oggetto in legno scolpito e decorato in modo vario. E’ costituito da un unico blocco, tra i 10 e i 20 cm., raramente 25 e 30cm. Nella sua struttura tipica verticale è articolato in due sezioni: una inferiore, nella cui base è inciso, a forte rilievo, un segno distintivo convenzionale, oppure le iniziali del cognome e nome del capofamiglia o dell’uomo più anziano del nucleo familiare; una superiore in cui è ricavata una figura simbolica decorativa, antropomorfa, zoomorfa o composta da articolazioni di elementi o oggettuali sacri o di puro ornato che fa da vero e proprio manico dell’utensile. Le forme tipiche semplici, quali i caratteri figurali e decorativi di base, si sono via via organizzati, articolati e fusi insieme fino a diventare un vero e proprio codice espressivo, tanto da poterlo definire quasi con le caratteristiche di un alfabeto o meglio di un vero e proprio sistema ideografico e gestuale. Alcuni elementi figurali, quali la figura femminile è legata ad una idea e concetto di fertilità che affonda le radici nella cultura magico-religiosa mediterranea; la figura animale particolarmente costante il gallo e la gallina, è legata anch’essa ad una simbologia arcaica riferita all’idea di forza generatrice e di benessere; il simbolo solare, originariamente con valore magico-mistico, e inteso come proiezione della potenza del mondo (tipico delle culture e civiltà agrarie) viene poi ridotto a semplice elemento di ornato; gli altri elementi di pura decorazione sono tutti delle costanti comuni riscontrabili in tutta l’arte pastorale delle regioni mediterranee. La produzione di questo utensile e il suo uso è stato, fino a pochi anni fa molto diffuso in un’area piuttosto omogenea e relativamente delimitata (almeno nelle attuali ricerche) che comprende una buona parte della Lucania (Matera e provincia) e quella parte della Puglia (Altamura) che l’è adiacente, territori che presentano una forte identità culturale tradizionale di base.

8 dicembre 2004 – 8 gennaio 2005
Il Natale nell’Atrio
I pupi e i presepi esposti in mostra provengono da collezioni private. Di pregevole fattura, alcuni sono stati realizzati in terracotta, da artigiani locali, di altri, in cera, gesso, legno, cartone pressato, non si conosce la provenienza. Vi sono anche pupi di chiara origine napoletana, realizzati tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900.

Per ulteriori informazioni:
Circolo culturale “L’Atrio”
Via San Biagio 29 – Matera – Italy
E-mail: atrio-spaziocultura@latrio.org
Sito: http://www.latrio.org

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