E? di pochi giorni fa la notizia, riportata dalle più importanti agenzie di stampa a livello nazionale, dell?annuncio da parte del presidente di Acquedotto Lucano, Vincenzo Santochirico, dell?avvenuto espletamento delle procedure per 69 gare d?appalto per importanti interventi sul sistema idrico della regione. L?ammontare degli investimenti è di 140 milioni di euro, e le opere dovrebbero dare lavoro, nei prossimi due anni, a circa mille persone (secondo quanto dichiarato da Santochirico, nel 2005, oltre ai 357 dipendenti della società, lavoreranno nei cantieri di Acquedotto Lucano 349 persone, più altre 95 per lavori di manodopera indiretta. Nel 2006, invece, gli appalti impegneranno in maniera diretta 252 persone, e altre 78 in maniera indiretta).

Ad essere interessati ai lavori saranno 49 dei 131 comuni lucani. I lavori, utili per migliorare l?efficienza del sistema idrico, che in tutta Italia versa in condizioni quasi critiche, non serviranno solo a riparare parti in cattive condizioni, ma prevedono la realizzazione di undici nuovi tratti di fogna, 14 nuovi tronchi di rete idrica, due serbatoi di nuova costruzione e quattro nuovi depuratori. Per quanto riguarda invece gli interventi di rifacimento e adeguamento, ad essere interessati saranno 20 tronchi fognari, 19 tronchi di rete idrica e quattro depuratori.

Per quanto riguarda Matera, gli interventi di Acquedotto Lucano (dal valore di 3,5 milioni di euro) mireranno alla riqualificazione e all?adeguamento della rete idrica e fognaria. I lavori sono già stati appaltati e dovrebbero cominciare a febbraio 2005; riguarderanno le aree dei borghi Picciano A e B, e l?area per insediamenti produttivi Paip 2 di Via Gravina. Verrà inoltre ammodernata la rete che serve il depuratore di Contrada Lamione, potenziata la rete idrica e fognaria in via IV Novembre, e completata la rete per le acque bianche nel Peep di Agna – Le Piane. Ancora a Matera, il gestore del servizio idrico sta effettuano già alcuni interventi alla rete.

Una corretta gestione delle risorse idriche lucane è quanto mai auspicabile. La nostra regione infatti ha problemi storici di gestione delle risorse idriche, dovuti a molti motivi. Uno dei più importanti, sicuramente, è quello legato alla disomogeneità delle precipitazioni, che variano tantissimo in base alla zona: dai 2000 mm/annui nell?aerea del Monte Sirino ai 500 mm/annui dell?area metapontina la differenza è enorme, e si ripercuote sulla disponibilità di acqua per queste stesse zone.

E poi, il problema sempre presente, della cattiva gestione delle risorse idriche. Può sembrare un luogo comune, ma si rivela una triste realtà quella dello spreco di acqua in Italia. Secondo un recente rapporto del WWF, infatti, l?Italia è al primo posto nell?Unione Europea per prelievo d?acqua pro-capite, con 980 metri cubi all?anno per ogni abitante. Una situazione che diventa insostenibile, soprattutto in alcune regioni (come la Sicilia: alcune zone dell?interno non ricevono acqua in maniera continuativa ma solo durante alcune ore della giornata) che non riescono ad accumulare riserve di acqua sufficienti per tutto l?anno e che ne sprecano buona parte a causa delle cattive condizioni delle tubature. In questo senso, contiamo sul fatto che gli interventi di Acquedotto Lucano possano servire a rendere efficiente lo sfruttamento dell?acqua in tutta la Basilicata.

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