L?Associazione Basilicata Spettacoli (ABS) ha portato sui palcoscenici teatrali delle due città capoluogo lucane la pièce intitolata Il fantasma dell?opera: al Teatro Duni di Matera e al Teatro Don Bosco di Potenza. Gli attori della Compagnia Grandi Musicals hanno dato vita al testo, tratto dall?omonimo romanzo di Gaston Leroux.

Il libretto e le musiche sono di H. Troy, P. Orlandelli, G. Fulcheri, S. Flauto e T. D?Anello, mentre le opere aggiunte sono riprese da Mozart, Beethoven, Bach, Liszt, Gounod e Prokofiev. La regia è curata da A. De La Roche, le scene da A. Busi, i costumi da C. Colabucci, il disegno luci da F. Ferrari, infine gli effetti speciali audio da L. Siciliano.
La rappresentazione è la trasposizione teatrale del romanzo di Leroux pubblicato nel 1911 e mette in scena una storia d?amore di altri tempi? Nello splendido teatro parigino dell?Opéra si verificano fenomeni soprannaturali e inspiegabili alla luce del raziocinio umano. Si odono, infatti, voci spettrali, accadono molteplici disgrazie sul palcoscenico e nei camerini delle compagnie che si alternano sul palco del lussuoso teatro. Durante la messa in scena di una pièce l?ambiziosa Carlotta (impersonata da C. Ascrizzi) sviene, vittima di un avvelenamento e viene sostituita dalla gentile Christine Daaé (A. Alisé), la cui voce melodiosa appare la trasposizione dei suoi più intimi e nascosti sentimenti, tanto da suscitare un amore profondo nel cuore del giovane visconte Raoul De Chagny (S. Sibillano). Lo spasimante inizialmente è rifiutato, dato che la cantante crede di udire una voce non solo interiore, ma reale, fisica, la quale la conduce nel corso della propria esistenza, insegnandole a conoscere la musica classica e a cantarla in modo sublime.
Al termine della messa in scena di una pièce teatrale, nel cuore della notte, Christine è guidata tra gli oscuri meandri del teatro dell?Opéra dal sedicente e misterioso fantasma, il quale decide di svelarle la propria entità e i segreti sentimenti che si agitano nei meandri del cuore. Egli si dà coraggio perché non riesce più a contenere il proprio sentimento d?amore, nonché conscio della marcata ammirazione che la cantante prova nei suoi confronti, dettata dalla predilezione per la musica classica che entrambi nutrono. La giovane riesce ad avvicinarsi allo spettro e delicatamente solleva la maschera che nasconde il volto trasfigurato di un uomo, il cui nome è EriK (G. Carli).

Spaventata, Christine fugge. Nel frattempo il sentimento che lega Raoul e la giovane cantante cresce sempre più, fino a divenire un vincolo d?amore forte e sincero, che il fantasma non riesce ad accettare, fino a indurlo al rapimento dell?amata.
Raoul, intanto, aiutato da Moncharmin (G. Paganelli), va alla ricerca di Christine nel regno del rivale e sta per essere quasi ucciso dalla furia del solitario fantasma. Soltanto la dolcezza, la tenerezza e la bontà della protagonista riusciranno a placare l?ira di Erik, il cui cuore indurito inizierà a palpitare, fino a compiere un ultimo e sublime sacrificio d?amore?
L?intera rappresentazione è accompagnata altresì da danze e canti, realizzate da un nutrito corpo di ballo. Gli elementi migliori della pièce sono la trama dell?opera e le performance degli attori, che si esibiscono in una scena quasi disadorna, forse volutamente, così da sottolineare che al centro dello spettacolo ci sono le persone e i sentimenti a dar vita a pagine di romanzi d?altri tempi.

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