Turismo e Promozione del Territorio, politiche sociali, beni culturali: è questa la triade inscindibile che caratterizza i piani di sviluppo culturali e sociali nel territorio di Matera e nei luoghi di provincia.
Forte del ?boom Sassi?, l?Assessorato alla cultura della provincia di Matera pare avere tutte le carte in regola per rivalutare l?intera Basilicata. In realtà Matera non sembra ancora del tutto preparata ad accogliere la folta massa dei turisti che da oltre confine si riversa con elevata frequenza nei suoi vicoli e nelle sue chiese.
Tuttavia, anche se le strutture non sono ancora al top dell?efficienza, i Sassi stanno diventando una vera e propria officina d?idee in cui trovano spazio eventi musicali, mostre, presentazioni di libri, convegni e quant?altro. In una recente intervista fatta a Rosa Rivelli (assessore alla cultura, Pubblica Istruzione, Politiche Sociali e Sport della Provincia di Matera) sono emerse nuove opportunità per i piani di sviluppo culturale di tutto il materano.
Data la sua recente nomina, l?assessore Rivelli al momento non è in grado di fornire informazioni dettagliate circa le spese effettuate in passato per l?organizzazione e l?attuazione dei programmi culturali estivi, ma sostiene che questo momento sia decisivo nel quadro delle scelte future, nonostante Matera e provincia si trovino apparentemente in un momento di stasi.
Gli aggiornamenti definitivi circa le nuove iniziative culturali si avranno intorno a Febbraio/Marzo.- ?La città di Matera – ha affermato Rosa Rivelli – si sta proponendo a livello internazionale e la consistente presenza di turisti stranieri ne dà conferma. L?attività culturale dovrà mettersi al servizio del settore turistico perché è sulla base di questo compromesso che la Provincia dovrà affrontare le scelte e i costi per promuovere nuovi progetti?.
Ha poi aggiunto – ?C?è vivacità nel territorio: numerose sono le associazioni che si stanno dando da fare. Per conoscerle, a fine novembre, le abbiamo incitate a presentarci le loro proposte?. Quella di Rosa Rivelli, anche se rapida, è stata sicuramente un? osservazione utilissima per individuare quanti prodotti di qualità ci sono in giro e di conseguenza ha consentito di scegliere le idee da sostenere.
Con lo sguardo rivolto anche ai piccoli comuni, l?amministrazione provinciale ha cercato di venire incontro alle esigenze delle associazioni mettendo a disposizione contributi, locali, strutture. Impegnativa è stata la realizzazione della Mediateca provinciale: si è trattato di un investimento importante se pur fatto con mezzi minimi. Essa è stata inaugurata a fine settembre e la sua concretizzazione, assieme alla ricerca dei finanziamenti, sono state seguite interamente dalla provincia.
La Mediateca è la versione multimediale della biblioteca: garantisce accesso ad internet guidato; promuove workshop e convegni, ospita mostre e dibattiti e si candida in definitiva ad essere il centro delle attività culturali anche per i paesi limitrofi. La biblioteca provinciale ha invece una storia corposa alle spalle. E? stata istituita nel 1933 e tuttora conserva circa 250.000 volumi: per le sue caratteristiche, per il numero importante dei ?volumi per il fondo antico? è stata selezionata dal Ministero dei Beni Culturali come la prima biblioteca della Basilicata degna di entrare nel catalogo unico nazionale.
Ci sono ancora molte altre idee da coltivare nel territorio lucano. E? bene recuperare la tradizione rinnovandone, rimediandone gli approcci perché i vari gruppi sociali possano avere un confronto consistente con le esperienze. Fino a poco tempo fa le statistiche relegavano la Basilicata in coda alle liste che calcolavano lo sviluppo culturale delle regioni d?Italia.
Ma qualcosa sta cambiando: si avverte un nuovo collegamento tra Provincia, Regione e università, aumentano in maniera considerevole i grandi eventi e la presenza di personaggi che ne sposino la causa. Adesso non ci rimane che aspettare e vedere cosa verrà presentato a partire dalla nuova primavera.
