Il 2004 è ormai alle spalle non resta che esaminare cosa ha rappresentato questo anno bisestile
per i lucani.
In politica l?avvenimento più importante è rappresentato dai risultati delle elezioni
amministrative che ha confermato la predominanza del centrosinistra in Basilicata che ha
conservato entrambe le amministrazioni provinciali ed ha fatto registrare uno straordinario
successo al comune di Potenza del candidato della coalizione con quasi il 75 % dei consensi.
La coalizione di centrosinistra che governa la Basilicata da tanto tempo ha però avuto numerosi
sussulti che ne hanno messo in discussione alleanze che si credevano granitiche.
Come non ricordare il siluramento da parte di Bubbico dell?assessore alla Sanità Straziuso, della
Margherita, per finire, è storia recente, alla querelle per il futuro candidato alla presidenza
conteso fra UDEUR e Margherita. Il mondo politico ha tremato con gli arresti effettuati nel corso
dell?operazione Iena2, ma poi il clamore suscitato è stato clamorosamente ridimensionato dalla
stessa magistratura. Anche l?inchiesta di Iena1, che vedeva implicati Sanza, De Filippo e Luongo,
si è sgonfiata. Si è assistito ad una guerra fra la Camera Penale e la Magistratura inquirente che
si concluderà quasi sicuramente con un?ispezione.
Il mondo del lavoro ha visto acuirsi una crisi che interessa l?intero territorio regionale e che
si riassume nella drammaticità dei numeri che la CGIL ha fornito a fine anno: oltre 2000 posti a
rischio, produzione industriale in calo del 2,5 %, crisi del settore artigiano, del settore delle
costruzioni, l?export che cala del 20%, ricorso massiccio alla cassa integrazione e mobilità. I
grandi gruppi industriali che stanno per abbandonare i presidi lucani: Barilla, Parmalat,
Ferrosud, EDS, sono la testa di ponte di un sistema che fa acqua da tutte le parti, i distretti
del salotto, della corsetterie ed il polo calzaturiero che vacillano. Le aree industriali sorte
con i fondi della legge 219 sono l?icona dell?industrializzazione mancata. Permane il problema
degli LSU, emersi con la grande protesta dei lavoratori SMA che hanno paralizzato la città di
Potenza a fine anno, che non trovano una soluzione per la stabilizzazione. Continua inarrestabile
anche la crisi del mondo agricolo alle prese con problemi legati alle calamità naturali ed alla
difficoltà di collocamento dei prodotti. Gli agricoltori del metapontino, alle prese tutti questi
problemi, reclamano, a giusta causa, una maggiore attenzione nei loro confronti.
Non si potranno dimenticare le lotte dei lavoratori della SATA di Melfi che, appoggiate dai
vertici nazionali dei sindacati, hanno saputo scardinare la protervia aziendale che vedeva
pesantemente discriminati i lavoratori lucani rispetto ai colleghi degli altri stabilimenti.
Una
straordinaria vittoria frutto di una dura ma civile protesta che è stata additata ad esempio in
tutto il mondo del lavoro. Anche il pianeta scuola è stato in fermento, è stata duramente
contestata la riforma Moratti e l?Università, dopo settimane di sciopero, ha lanciato un
preoccupante allarme per la mancanza di fondi che mette a repentaglio la stessa esistenza del
giovane ateneo lucano.
Nel campo ambientale c?è da registrare la vittoria sicura dei rapollesi che hanno scongiurato il
pericolo rappresentato da un grande elettrodotto che sarebbe sorto sulle loro case. Non sono
ancora concluse altre battaglie che vedono impegnati i lucani a difesa del loro territorio e della
loro salute.
Non è ancora scampato il pericolo nucleare e se Scanzano forse e salva non si comprende ancora in
modo chiaro il futuro delle scorie nella Trisaia di Rotondella, gli antinucleri del posto
mantengono alta la vigilanza. A pochi kilometri un?altra battaglia si combatte, quella contro un
enorme centrale elettrica che minaccia la salute e l?economia di una Valbasento che ha già pagato
un caro prezzo all?industrializzazione che poi è svanita. Sempre nel metapontino si combatte
un?altra battaglia a salvaguardia della costa seriamente messa in discussione da una
cementificazione selvaggia a servizio di gruppi imprenditoriali che non garantiscono occupazione
stabile e duratura. Per fortuna la magistratura è intervenuta a bloccare i lavori per la
costruzione del mega-porto a Marina di Pisticci. Altra emergenza ambientale da non sottovalutare è
quella dell?elettrosmog prodotto da una selva di antenne per la telefonia cellulare che stanno
sorgendo, come funghi, sulle teste dei lucani. Da registrare il nuovo accordo per lo sfruttamento
del petrolio nella valle del Sauro. L?accordo difeso dalla Regione è pesantemente contestato da
tutte le associazioni ambientaliste.
Il 2004 è stato invece un anno non avaro per gli sportivi lucani, il Melfi si è brillantemente
comportato nella sua apparizione fra i professionisti, Potenza è uscita dal limbo dei dilettanti
ed è ritornata nel calcio che conta. Nel basket l?Olimpia Matera è approdata in serie B
d?eccellenza. Il volley vede le ragazze del Matera sentire il profumo della serie A2 e cerca di
rinverdire i fasti di un tempo non troppo lontano, la Virtus di Potenza è riapprodata in serie B.
Nel ciclismo tanti giovani onorano la Basilicata ed un ?campioncino? di Oppido, AntonioViola,
vince a raffica dappertutto. Nella pallanuoto il Potenza ha ben figurato in serie B, peccato che
le gare interne le debba disputare, per mancanza di idoneo impianto, in Campania.
Spente le luci della festa, consumate le ultime gocce di spumante, c?è da guardare ad un futuro
che a molti non appare roseo.
Il 2005 è l?anno del rinnovo del Consiglio Regionale l?ente che non è stato in grado di dotarsi
dello Statuto e della legge elettorale sarà chiamato a gestire numerose emergenze, dovrà estrarre
da un improbabile cilindro soluzioni e atti concreti che facciano migliorare la vita dei lucani,
dovrà prepararsi a gestire la fine dei finanziamenti europei per l?uscita della Basilicata
dall?obiettivo uno.
Si dovrà far fronte, creando e favorendo lo sviluppo auto-propulsivo da più parti invocato, si
dovrà finalmente porre fine all?emorragia determinata da un consistente ed inarrestabile flusso
migratorio che ha svuotato molti comuni e che riguarda, da qualche tempo, anche le giovani
?intelligenze?.
Che Dio illumini le menti dei nuovi governati.