Il 23 dicembre nella sala consiliare del Comune di Rotondella alle ore 18.00 il Circolo ARCI ?La Tarantola? presenta il libro intitolato ?Pane e lavoro! Gli avvenimenti del ?56 a Rotondella, tra reazione e trasformazione.? Cureranno l?introduzione del Convegno Gianluca Palazzo, Walter Lobreglio, Claudio Persiani. Il dibattito verrà concluso da Giovanni Caserta e Vincenzo Montagna.
Il Circolo ARCI ?La Tarantola? è stato costituito nell?ormai lontano 1984. Esso svolge da anni attività di valorizzazione delle tradizioni popolari, occupandosi ogni estate dell?organizzazione della mostra de ?I cortili aperti? nel centro storico di Rotondella, con l?esposizione di prodotti artigianali ed artistici, delle attrezzature tradizionali di lavoro della filatura e della tessitura, dei prodotti di ricamo ed uncinetto, per la cui valorizzazione viene curata la gestione di periodici corsi di formazione. Esso si è interessato e si interessa di beni culturali e di sentieristica dell?area, organizzando in particolare diverse visite guidate nel territorio Comunale: su Monte Coppolo, dove è situata la città ellenistica della leggendaria Lagaria, e ad Armi Sant?Angelo, per i diversi siti archeologici greci e longobardi. In particolare, il Circolo ha collaborato nel 2000 con la Comunità Montana del Basso Sinni con sede in Tursi per la stesura del ?Progetto di valorizzazione della viabilità minore e della sentieristica nel territorio della Comunità Montana del Basso Sinni?. Il Circolo si interessa inoltre della promozione di eventi culturali, organizzando feste popolari in occasione di ricorrenze particolari (la festa del ?vino nuovo? nella data dell?8 Dicembre, la festa del ?grano cotto? in occasione della festività di S. Lucia del 13 Dicembre), nonché di gestire corsi di formazione, come quello di alfabetizzazione per gli stranieri immigrati, della lingua straniera, di musica e di chitarra. Ha svolto infine attività di ricerca tra il 1999 e il 2000 per la raccolta de ?I canti popolari dell?area del Basso Sinni? producendo un ipertesto multimediale ed una edizione cartacea presentata attraverso un pubblico convegno. In quella occasione si parlò di canti popolari, inquadrati nel loro contesto sociale ed economico.
Ma fu proprio in quella occasione che all?interno del Circolo si costituì il ?Gruppo di lavoro per lo studio degli avvenimenti del ?56? con il fine specifico di approfondire quei fatti eccezionali. Furono arrestate 25 persone, imputate assieme ad altre a piede libero per aver manifestato e per aver danneggiato il palazzo municipale. Esse passarono sei mesi in carcere fino alla celebrazione del processo, che si concluse con la loro assoluzione.
I soci del Circolo avevano notato negli scorsi decenni che non ci fosse una grande volontà da parte dei cittadini rotondellesi di parlare di questi eventi. ?E? come se una coltre di nebbia avesse ricoperto un periodo della nostra piccola storia, senza nessun tentativo da parte di alcuno di guardarci dentro?.
Con l?analisi dei documenti presso l?archivio comunale, con lo studio degli atti del procedimento presso il Tribunale di Matera, con la ricerca sul campo consistente nelle interviste di parte dei protagonisti o dei loro familiari, si sono approfonditi alcuni aspetti molto interessanti. Molto utile per la comprensione dei fatti locali è stata anche la ricostruzione del contesto storico nazionale.
Si è infine pensato bene di pubblicare il testo integrale non solo della sentenza di Rotondella, ma anche di quelle di Grottole, Matera e Grassano, che hanno riguardato vicende simili dello stesso periodo di tempo.
Il lavoro di ricerca andrà avanti. Si cercheranno altri documenti, si faranno altre interviste, con la produzione di audiovisivi.
Il volume che viene presentato il 23 dicembre è stato voluto anche dal Comitato Regionale ARCI di Basilicata, il cui Presidente Gianni Brienza è entrato a far parte del ?Gruppo di lavoro per lo studio degli avvenimenti del ?56?.
La gratitudine dei soci del Circolo è soprattutto indirizzata verso le protagoniste di quelle vicende. Furono tante le donne che come Filomena Labate, Carmela Panarace, Filomena Tufaro, Rosa Maria Filomeno e Maria Vittoria Galotto parteciparono alle manifestazioni di quei giorni e si esposero in prima fila. Esse uscirono di casa, si svestirono della quotidianità tipica delle madri del tempo, per sostenere a voce alta i diritti delle proprie famiglie, costrette dalle scelte di una classe politica incapace di accogliere e capire i bisogni di un?intera comunità.
La Presidentessa Anna Maria Laguardia
Contatti:
Gianluca Palazzo 348/2434547
Walter Lobreglio 333/5725496