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Dopo il carcere si può

Il via a gennaio in quattro città del Sud

Testo: Creare una rete per favorire il reinserimento dei detenuti e degli ex detenuti nel mondo del lavoro. A questa esigenza, comune a molte persone che hanno vissuto l’esperienza delle detenzione in carcere, ha cercato di rispondere un progetto nazionale promosso e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e da quello della Giustizia che, in collaborazione con l’Ufficio Politiche del Lavoro regionale e con le Province di Potenza e Matera, incentiverà il rientro di questi soggetti nel tessuto produttivo e sociale della Regione Basilicata. L’iniziativa, presentata lo scorso 16 dicembre a Potenza, si inserisce nel Programma Operativo Nazionale (PON) “Azioni di Sistema per le Politiche di Inserimento al Lavoro” e beneficia del finanziamento del Fondo Sociale Europeo (Fse). La fase operativa partirà nel mese di gennaio prossimo e coinvolgerà quattro città del Sud Italia: Lecce, Benevento e le lucane Potenza e Matera.

“Sosteniamo l’iniziativa”, ha dichiarato l’Assessore alle Politiche del Lavoro della Provincia di Potenza, Alfonso Salvatore, “perché è l’unica forma reale, capace di riabilitare e di reinserire nel mondo del lavoro gli ex detenuti”. Il progetto, infatti, mira soprattutto al coinvolgimento diretto delle istituzioni e delle imprese locali nelle varie tappe del percorso finalizzato al reinserimento lavorativo. In quest’ottica i Centri per l’Impiego, gli operatori degli istituti penitenziari (oltre a quelli dei due capoluoghi, coinvolta anche la casa circondariale di Melfi), e i servizi sociali territoriali attueranno concrete azioni di orientamento per evidenziare le competenze ed i bisogni professionali delle imprese e delle istituzioni del territorio. Dopo una fase di studio e di analisi, si procederà alla realizzazione di corsi di formazione (incaricata la società Centro Servizi srl di Matera) rivolti al personale dei Centri per l’Impiego, per poi giungere alla creazione di una banca dati che, sotto forma di sportello informatico, raccolga tutte le caratteristiche e le attitudini professionali presenti e che riunisca le varie aziende che sono interessate ad assumere nuovi lavoratori, anche in virtù delle agevolazioni fiscali che la normativa mette a disposizione di quanti puntino all’utilizzo di questi soggetti lavorativi.

Si tratterà, in pratica, di una vera e propria rete a sostegno del progetto che, grazie anche al contributo delle imprese e delle associazioni di categorie, offrirà una serie di servizi essenziali al concreto reinserimento lavorativo. Si va dalla consulenza giuridica sulle provvidenze che mette a disposizione la legge 193/2000, meglio nota come “Legge Smuraglia”, alle attività di sensibilizzazione e di informazione per le imprese, dal sostegno alla sperimentazione fuori e dentro il carcere alle varie attività di promozione. Tra i compiti del Centro Servizi, ad esempio, anche quello di promuovere convenzioni tra le amministrazioni penitenziarie e soggetti pubblici e privati interessati a fornire opportunità di lavoro ai detenuti, con lo scopo di disciplinare oggetto e condizioni di svolgimento dell’attività lavorativa, la formazione ed il trattamento retributivo. “L’obiettivo di questo progetto”, spiega Francesco Parrella, Dirigente dell’Ufficio Politiche del Lavoro della Regione Basilicata, “è anche quello di dare ai centri per l’impiego un ruolo più attivo sulla base della riforma del mercato del lavoro” per farli divenire, in sintesi, “il luogo in cui la domanda e l’offerta di lavoro si incontrano”.