Le tute arancio della SMA decise più che mai a scioperare. Lo faranno venerdì 17 a partire dalle 9.30, tutte insieme, davanti la sede della Regione Basilicata, in quella via Anzio che si vedrà inondata da un ?fiume in piena? di operai e impiegati impropriamente definiti da altre fonti ?operai forestali?. La decisione è stata presa da lavoratrici e lavoratori insieme ai sindacati Cgil, Cisl e Uil a seguito dell?inconcludente della scorsa settimana con l?Assessore alla Formazione, Lavoro, Cultura e Sport, Dino Collazzo. A parere dell?Assessore Collazzo, la proroga della convenzione di un anno con la Sma è l?unica soluzione per scongiurare il licenziamento delle lavoratrici e lavoratori, e propedeutica alla definizione delle procedure per la costituzione della società mista. A parare dei sindacati, invece, la proroga non rispetta gli impegni presi a suo tempo dalla giunta Bubbico, che con una sortita di quelle geniali: prima approva una Delibera di Giunta datata il 13 settembre 2004, indicante come termine il 1 gennaio 2005 per la costituzione della società mista (abbiamo anche il nome: Basilicata Ambiente SpA), poi, chissà per quale ambiguo motivo, si decide ancora una proroga con il soggetto privato.
Fatto sta che venerdì prossimo dinanzi la sede della Regione Basilicata, Sindacati e Lavoratori chiederanno:
– Al Presidente Bubbico e agli Assessori, il mantenimento degli impegni presi con la Delibera del 13 settembre 2004;
– L?approvazione del disegno di legge per la costituzione della società mista entro dicembre 2004;
– Ai consiglieri regionali di sostenere concretamente le richieste dei lavoratori;
e protesteranno contro il tentativo di:
– Voler equiparare i lavoratori non con chi ha condizioni migliori, ma con chi sta peggio (sarebbe la prima volta);
– Rinviare la soluzione del problema;
– Aumentare la precarietà.
Penso che nella nostra regione tante famiglie siano desiderose di passare un Natale sereno. E la loro serenità passa dalla volontà dell’amministrazione regionale di prendere a cuore le vertenze Sma, degli operai forestali del Parco del Pollino, dei lavoratori della Parmalat, della Barilla, della Val Basento, e di tante altre, non cadano nei dimenticatoi ed abbiamo la priorità assoluta.