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Cea, il Vecchio Faggio

Il Centro di Educazione Ambientale (CEA) il “Vecchio Faggio” è situato nel cuore del paesino di Sasso di Castalda (PZ), borgo lucano sorto lungo monti e declivi, immerso nel verde e popolato da circa 400 persone. La struttura che ospita il CEA era una caserma della Guardia Forestale dello Stato, interamente in pietra, ristrutturata di recente. L?edificio si estende su due piani, circondato da castagni, con un cortiletto che recinge l?intera struttura. Al piano terra vi è la cucina, la sala polifunzionale e da pranzo, l?ufficio organizzativo; mentre al primo piano sono presenti le camere da letto, adatte a ospitare una trentina di persone. Sono altresì utilizzabili docce, toilette e servizi per disabili. Le finestre si affacciano sui fitti boschi, sui resti del castello situati sull?impervia montagna e infine sul centro storico del paesino.

Il Centro di Educazione Ambientale non è soltanto un edificio qualsiasi dalla dubbia utilità, ma inserito nella rete regionale dei progetti In.F.E.A. (Informazione, Formazione ed Educazione Ambientale), sorto in seguito alla Delibera Regionale n. 492 del 02-08-02. Esso è il mezzo per valorizzare e utilizzare le risorse lucane, cercando di evitare sprechi, scempi, abusi. Gli obiettivi principali mirano pertanto a comprendere l?importanza dei piccoli comuni montani, a scoprire le faggete incontaminate, a conoscere i gruppi di cervi e impiegare al meglio le abbondanti sorgenti idriche. In tal modo è possibile puntare su nuove forme di sviluppo che tengano conto delle esigenze delle popolazioni, valorizzando in contempo le risorse locali.
Le attività realizzate sono perfettamente inserite nello scenario delineato. Gli operatori del CEA, membri dell?associazione ambientalista Legambiente, infatti realizzano laboratori di educazione ambientale, soggiorni didattici, percorsi ludico-didattici animati con giochi a tema, stage, convegni, seminari, esposizioni, mostre, attività formative, corsi di aggiornamento, visite guidate lungo percorsi ambientali, storici, culturali ed enogastronomici. Un esempio relativo all?insieme di operazioni, comportamenti e decisioni realizzati nel CEA è necessario per rendere più concrete le attività svolte all?interno del centro, evitando che esse restino soltanto mere parole, ricche di significato, ma povere nell?attuazione pratica.

Lo scorso giovedì 28 ottobre, in effetti, la classe III A dell?Istituto professionale per l?agricoltura e l?ambiente (IPAA) di Lagopesole (PZ), sede staccata di Potenza, ha trascorso tre giorni presso il Centro di Educazione Ambientale, eseguendo le attività proposte dagli animatori e seguendo percorsi naturali. Nel corso della prima giornata gli studenti hanno attraversato i boschi situati lungo i pendii lucani, partendo da Fossa Cupa, scalando vette impervie, scendendo lungo pendii rocciosi, passeggiando per verdi valli, ricoperte di felci, muschi e licheni. Essi hanno ascoltato dai suoni del bosco, fino agli animali che popolano le cime degli alberi, al vento che scuote le foglie dei rami. I giovani viaggiatori hanno riscoperto quanto è soffice il suolo, quanta vita nasconde il faggeto e quanto è faticoso viaggiare tra le selve, attività alle quali hanno dimostrato di non essere abituati, dato che nella società coeva spesso si decide di destinare poco tempo per immergersi nel verde, preferendo insiemi di operazioni meno stancanti.

I giovani viaggiatori non di rado si sono lamentati perché il cammino era lungo, il percorso era arduo, ma poi riflettendo hanno scoperto la bellezza di viaggiare in gruppo tra gli alberi, creando un legame di solidarietà nell?aspettare chi restava indietro e consumando un pasto seduti sull?erbetta fresca. Il giorno successivo essi hanno visitato il piccolo borgo di Sasso di Castalda, scoprendo le semplici bellezze nascoste tra le vie del paesino. Essi hanno avvertito l?accoglienza delle genti lucane, la sicurezza, tranquillità e calma che il piccolo paesino offre, le quali hanno permesso loro di cucinare e ridere insieme. Dalle attività successive, realizzate nel corso del sabato, quali giochi di ruolo e spunti di riflessione, sono emersi tali elementi.

Il ruolo degli animatori ambientali e degli educatori in tale contesto è di palesare alle persone in visita al CEA che vivere la natura è possibile ogni giorno e rispettarla diviene il segno tangibile di un mondo diverso, migliore e reale, non soltanto una meravigliosa utopia.