Credo non sia difficile per tutti noi intuire quali siano gli obiettivi di un Centro Visita o di un Punto Informativo di un Parco: fornire informazioni, su tutto quanto è possibile vedere e visitare nel territorio e nelle sue immediate vicinanze, e servizi turistici.
Nel Centro Visita di Sanseverino Lucano, appena entrati si possono vedere tre cose molto interessanti: 1) il plastico di un antico opificio ad acqua, sul modello di quello da poco restaurato a Mezzana; 2) un pannello che tratta del Brigantaggio; 3) un pannello sulla Festa della Madonna di Pollino. Se si fa eccezione dell?impreciso e brutto plastico rappresentante il territorio del Parco, con questi tre elementi termina tutto ciò che riguarda il territorio di San Severino Lucano.
Infatti, continuando, potrete farvi un?idea di quanto possa essere vasto il territorio abitato da una Farfalla, che vive in quasi tutta Europa, tranne che nel Parco Nazionale del Pollino. Quanto più interessante e pertinente sarebbe stato inserire un pannello con una bella e gigantesca Saturnia piry o una bella Papilio macao, comuni nelle nostre campagne, che avrebbero lasciato a bocca aperta il più smaliziato dei visitatori. Continuando la visita, il tema portante del Centro Visite è la Geologia. Potrete farvi una bella idea generale della storia della Terra dalla sua formazione ad oggi, con un bel campionario di rocce e di fossili.
Se andiamo a vedere le rocce una per una, due sono dell?area tirrenica del Parco, in località a centinaia di km da San Severino, le altre vengono da tutto il mondo. Sono stati anche messi due fossili come esempio del processo di fossilizzazione. Uno è un calco del famoso ?Archeopterix?, l?anello di congiunzione evolutivo tra gli uccelli e i rettili, trovato in Germania. Peccato, perché nel centro visite avreste dovuto trovare, materiali e informazioni su dove vedere: i ?Pillows Lava? di Timpa delle Murge, le Ofioliti del Frido, Le Rudiste di Colle Impiso, L?elefante di Rotonda, La Lignite del Mercure, il Pesce Vela di Latronico, i banchi di argilla a molluschi di Viggianello, la curiosa bolla di lava di Monte Pelato.
Ma la cosa più terribile e che non ci sia nemmeno una parola sulla importantissima popolazione di Lontra del Fiume Peschiera, sulle specie arboree comuni e rare del Bosco Magnano. Mentre nonostante gli interessi antropologici, nazionali ed internazionali, della Festa della Madonna del Pollino, questa sia relegata in un unico pannello quasi con funzione decorativa. L?impressione è che qualcuno ci abbia rifilato una patacca, in cambio di svariati milioni (lire o euro fate voi), svendendoci allestimenti già pronti, per un Aula didattica da realizzare in Germania o in Polonia, tante è vera la loro ?universalità?.
Se ci spostiamo al Punto Informativo di Viggianello le cose non cambiano. I pannelli ci parlano di Carsismo, senza citare il bello esempio, nello stesso comune, di Piano Ruggio e della Sorgente del Mercure. Oppure si spiegano in modo esemplare le formazioni rocciose dell?area orientale del Parco, da far pensare che forse questi pannelli avrebbero dovuto essere esposti a Civita o San Lorenzo Bellizzi, e poi per un errore del ?Pony Express? sono giunti qui. La chicca più bella è il pannello sulle ?Erosioni eoliche?: le più evidenti e ?vicine? sono in Tunisia. Non dimenticate poi di leggere il pannello che spiega i segni che le ultime glaciazioni hanno lasciato sul Pollino: tutti i toponimi sono in Inglese! Mi chiedo se sia lecito utilizzare la fotocopia di una immagine tratta da un libro in dotazione agli studenti delle Facoltà di Geologia, plastificarla e venderla all?Ente Parco come nuova!
Fermiamoci qua, tanto in generale, tutti i Centro Visita del Parco, sono all?insegna del vuoto spinto, compreso quello di Civita realizzato ex-novo a forma di castello Medioevale che rappresenta un?autentica aberrazione architettonica in un villaggio che medioevale non è mai stato: mentre il museo etnico fa il salti mortali per andare avanti e al momento è l?unica strutturata interessante che abbia senso di visitare. Le istallazioni dei centri visite sono anche una beffa per quelle famiglie residenti nel Pollino con figli laureati che sarebbero potuti essere impegnati in progetti di studio e ricerca nel territorio al fine di raccogliere dati, informazioni, realizzare e gestire strutture che autenticamente possano offrire informazioni e servizi ai visitatori.
Ma spero non dobbiate mai andare al costruendo Punto Informativo ?attaccato? al Santuario della Madonna delle Armi di Cerchiara per chiedere: ?Scusi dov?è il Santuario??