Il mondo del commercio di Lauria, settore trainante per l’intero territorio del lagonegrese, sta vivendo un periodo di grave crisi, il quale minaccia seriamente il collasso definitivo dell’intera area.
Addirittura, l’A.L.C.O., l’Associazione dei commercianti e degli artigiani di Lauria ha fatto recentemente ricorso ad un annuncio, su un quotidiano regionale, per chiedere un incontro all’assessore regionale alle attività produttive Gaetano Fierro. L’annuncio, a caratteri cubitali, e su un’intera pagina, spiega che l’incontro è necessario nell’imminenza della stesura del piano commerciale regionale, ma che finora non è avvenuto. I commercianti e gli artigiani di Lauria, inoltre, hanno ricordato di aver rivolto alla Regione e a Fierro sollecitazioni per avere l’incontro anche attraverso consiglieri regionali e i dirigenti della loro stessa associazione.

E’ un segnale chiaro. Arrivare addirittura a comunicare le ragioni della sentita protesta tramite la pubblicazione su un quotidiano fa capire come gli operatori non abbiano, in realtà, sponde istituzionali e soprattutto politiche sulle quali far leva. Parte del malumore nasce già da qualche anno addietro, ovvero, da quando vi fu l’apertura di un noto centro commerciale di dimensioni davvero sproporzionate per l’utenza verso cui era destinato.
Si ripete tra gli operatori che “non c’è più gente che gira”, “che non c’è più movimento”, “sarà colpa dell’euro”. In effetti, la macro struttura ha spostato il baricentro degli acquisti dal paese alla periferia, con tutte le conseguenze che ne sono derivate. Di fatto, le vendite al dettaglio sono drasticamente calate a scapito di parecchi punti vendita.
Il prossimo incontro con Fierro, quindi, sarà centrato sulle problematiche del settore e per dar sfocio ad alcune proposte, vista l’imminente stesura dei piani regionali del commercio.

Al momento, la grande distribuzione ora sta volutamente dimostrando come sia capace di diventare sempre più grande e nello stesso tempo di non lasciare spazio ai piccoli negozi di vicinato. Anche a Lauria, in fondo, è successo quello che succede ogni giorno, in qualsiasi altra parte del globo. Ora però la parte del più debole tocca ai piccoli commercianti, gli stessi che fino a qualche anno fa potevano fare il bello e il cattivo tempo sull’andamento del piccolo mercato di paese, sul “borsino” locale. Incondizionatamente. Così come oggi, in maniera altrettanto incondizionata un grosso centro commerciale, sul quale ogni domenica si riversano migliaia di individui a “passeggiare” con il carrello della spesa, può influire negativamente su tanti piccoli nuclei famigliari.

Intanto, il celebre compaesano Gianni Pittella ha ben espresso le sue posizioni riguardo alle fallimentari ricette del governo nazionale sullo stato dell’economia del Paese. “Lo stato confusionale in cui versa il Governo nazionale – ha affermato Pittella – non promette nulla di buone mentre proprio da Roma dovrebbe venire, ed è stata giustamente richiesta dal sindacato e dalle istituzioni regionali, una risposta chiarificatrice e rasserenatrice. Ai moniti del presidente Ciampi, il Governo sta rispondendo in modo non decoroso, con un balletto sulla Finanziaria che ha dell’incredibile. Ancora sono a rischio anche gli interventi da finanziare con i fondi europei, che necessitano di una corrispondente quota di fondi di sponda da prevedere in Finanziaria. Ho dunque molti dubbi – continua Gianni Pittella – e ciò nondimeno mi auguro che di fronte all’emergenza produttiva e occupazionale, ci sia un sussulto di responsabilità”.

Aspettando il sussulto di responsabilità di Berlusconi ci si augura che l’attuale stato di crisi del settore del commercio lauriota passi in fretta visto l’enorme valore che in esso è corrisposto.

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