Si è compiuto la settimana scorsa a Venezia il primo passo di una nuova scommessa turistica. Protagonisti tre siti Unesco del Sud Italia: i Sassi di Matera, Castel del Monte ad Andria ed i Trulli di Alberobello. L?intesa, presentata al Salone dei Beni e delle Attività Culturali, corona un cammino cominciato circa un anno fa e prevede azioni comuni volte alla promozione e alla valorizzazione dei tre siti.

E? tangibile la soddisfazione delle tre amministrazioni di aver concretizzato il progetto in tempi molto stretti. Conferma Magariello: ?Abbiamo programmi con tempi di realizzazione che devono tener conto delle inevitabili difficoltà, ma li abbiamo realizzati in pochi mesi. Questo non è un punto di arrivo ? ha proseguito l?assessore al turismo di Matera – ma abbiamo intenzione di sviluppare questo progetto, nonostante i pesanti tagli ai trasferimenti statali.? In effetti lo stand che presenta l?iniziativa desta molta curiosità nei visitatori, e la proposta è stata accolta con favore ed interesse anche dai tour operator stranieri. Puglia e Basilicata infatti non rientrano fra gli itinerari più battuti dal turismo estero, e scoprire l?esistenza di simili attrattive in un raggio di soli 60 Km schiude nuove possibilità finora poco conosciute. Nell?immediato futuro, oltre alla comunicazione congiunta in fiere, convegni e su internet, il visitatore potrà trovare in ognuno dei tre centri, riferimenti e richiami agli altri due siti, in modo da consolidare un itinerario di visita all?interno di un triangolo che raggruppa realtà diverse ?ma unite da un?attrazione fatale?, per usare le parole di Pina Marmo, Assessore al Turismo di Andria. Questo forte legame, è stato ribadito da più parti, non è la semplice iscrizione nel Patrimonio Mondiale: ?Il riconoscimento Unesco non è una semplice etichetta ? ha affermato il sindaco Porcari- ma è la certezza di una serie di garanzie quali la preservazione del bene e il suo trasferimento alle generazioni future, e sancisce l?identità del luogo con il bene stesso.?

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Tre realtà dunque, che pur diverse per storia e vocazione, condividono la pesante ma stimolante responsabilità di tutelare e preservare beni di importanza universale. Ha sottolineato giustamente Amerigo Restucci, che ha moderato l?incontro: ?L?Unesco non premia un monumento considerandolo avulso dal contesto, ma premia l?importanza dell?insieme in cui il bene si situa. Dobbiamo superare l?etichetta Sassi-Trulli-Castello per mostrare l?importanza del paesaggio circostante, del territorio e delle stratificazioni storiche, che ci permettono di raccontare e salvaguardare i segni dell?uomo e del paesaggio.? Fin qui quello che si è detto a Venezia. A Potenza invece, pare che l?Azienda di Promozione Turistica regionale non l?abbia presa con entusiasmo. Matera è il fiore all?occhiello del turismo lucano, e il fatto che decida di fare promozione con due centri pugliesi invece di fare da traino all?area-prodotto regionale cui era destinata, non fa piacere. Dal canto suo, Matera richiede la massima indipendenza e decentralità nell?ambito turistico, per cui vorrebbe chiedere di dirottare verso questa iniziativa i fondi che l?APT già destina alla città. Il progetto con gli altri siti Unesco infatti può fare affidamento ad ora solo sulle casse comunali, che sono vuote. Ne vedremo delle belle, ma comunque vada, questa intesa rappresenta una delle iniziative più riuscite nel panorama turistico cittadino, che attende a breve anche la definitiva approvazione del Sistema Turistico Locale. Si tratta di un?opportunità e di uno strumento importante che gli operatori turistici locali non dovrebbero farsi sfuggire.

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