Mauro Savino e? un giovane poeta di Potenza, ci invia alcuni versi dalla superficie ruvida che attraverso la loro forza interiore testimoniano quanto la poesia continui ad esistere, ad offrire prospettive sul mondo e modalità diverse di stare al mondo partendo dal suo destino d?autenticità. Destino che spesso la rende veleno nelle sue forme drammatiche, riconoscibili in ?gente che s’è mozzata un braccio / per prendere la patente di mendicante?, in quanto taglio di parola-verità misurata sul linguaggio che si edifica come necessità assoluta di identità, non facile da ricercare in una realtà culturale spesso ingannevole come la nostra. A riprova di quanto si dice e? evidente nei due testi, che il poeta Savino ci invia, l?assenza di ricerca di un consenso facile o dell?applauso tanto aspirato da una nota porzione di giovani contemporanei, come non si intravede la ricerca di un riscatto ideologico altrettanto facile. Vi e? piuttosto una tensione costante a decifrare il tempo difficoltoso che andiamo vivendo e ?subendo? attraverso scatti di grande concisione in un realismo asciutto percorso da un evidente temperamento, mai cedevole agli orpelli linguistici ma sempre fedele ad una concretezza che nel suo verticalismo va traducendosi in astrazione matematica del tempo.

Un?economia sobria, quella di Savino, difficile da conquistare, soprattutto se si considera che riesce a combinarsi con l?ironia in una scrittura giovane, indispensabile a noi lettori per far emerge una non comune capacità reattiva di fronte alla realtà, che spesso preferiamo non vedere, attratti da un terreno testuale materico fitto di situazioni, presenze, gesti, immagini legate spesso ad una dimensione quotidiana dell?esistere. Uno stile quello del Nostro personale e autonomo che sono convinta troverà conseguenze evolutive di grande credibilità, oltre ai risultati lusinghieri già ottenuti, che bisognerà attendere, dunque, con pieno interesse.

Ecco le due belle poesie di Mauro Savino:

A UNA SERA.

Prima dell’oblio
siamo stati lì,
sugli stessi marciapiedi di Kerouac,
a guardare
africani gesticolare tra le auto impazzite,
sfruttatori dello stesso colore degli sfruttati,
luci darsi il cambio al comando dei nostri occhi,
gente che s’è mozzata un braccio
per prendere la patente di mendicante,
sbandati dal sorriso sdentato
fare capolino dal retro d’un palazzo,
bambini a cui hanno strappato via l’infanzia,
vecchi marciti all’ombra di sogni lussati,
giovani belli e forti insegnare ideologia sulla strada,
urlatori professionisti candidati all’ Oscar della tenerezza,
sballati in cerca d’autore,
e la lunga,
grassa,
nervosa,
pacata,
sconvolta,
straniera,
ipnotica,
fottuta e
mortale
fiumana
condensare intorno allo stesso posto
in cui noi non siamo potuti andare.

L’APPUNTAMENTO.

Guai in vista dietro quel muro.
Quelli vi hanno già bruciato le ossa;
sguardi di sbiego
nella cornice dura della sera.
Un tipaccio conta col piede sul marciapiede,
un altro si gratta il collo
e si passano una mano sulla pancia
mentre aspettano
parlando sottovoce.

Note biografiche:
Mauro Savino nasce a Tricarico (MT) nel 1976 e vive a Potenza. Consegue la Maturità Scientifica e si laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno. Pubblica nel 2004 “Il respiro dell’acqua”, Coll. “I quaderni di Poesia del Club Letterario Italiano”, Ediclub, Latina.
Partecipa frequentemente a Concorsi letterari nazionali conseguendo promettenti risultati:

1° Classificato al Premio Nazionale di Poesia “Torre Pendente”, Pisa, 2003.
Finalista al Premio Internazionale di Poesia “Lodoletta Pini”, Pisa, 2004.
1° Classificato al Premio Nazionale di Poesia Religiosa “S.Massimiliano Kolbe”, Lecce, 2004.
Segnalazione al Premio Internazionale di Poesia “Madre Paestum”, Capaccio, 2004.
1° Classificato al Premio Nazionale di Poesia “Le Pieridi”, Policoro, 2004.
Targa Grande e Premio della Giuria “quale miglior giovane poeta del Concorso” al Premio Nazionale di Poesia “Antica Badia di S.Savino”, Badia, 2004.
Segnalazione al Premio Internazionale di Poesia “Tra le Parole e l’Infinito”, Napoli 2004.

Contatti Creativamente:

m.l.iannotti@jumpy.it;
mluigia.iannotti@tiscali.it

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