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Lagonegro si riprende il Laudemio

Si avvicina sempre di più la stagione invernale e per il Laudemio la situazione d’incertezza gestionale continua ad essere ancora un problema di difficile risoluzione. Nello scorso mese di Marzo, in seguito all’avvenuta ristrutturazione degli impianti sciistici del lago Laudemio – monte Sirino e all’affidamento degli stessi ad una società romana, ci fu un clamoroso colpo di scena che lasciò meravigliati non pochi.

La stessa società aggiudicataria (SACMIF), infatti, ripercorrendo i propri passi, chiese la rescissione bonaria del contratto di gestione (della durata di 9 anni) a causa della gravosa situazione in cui versavano gli impianti e dell’inadeguatezza del contributo finanziario pubblico, il quale non lasciava ben sperare. In quel caso, il Comune di Lagonegro non si scomodò poi molto al fine di chiarire i fatti, si parlò, quindi, di non meglio precisate “serie di ragioni” che avrebbero portato l’azienda a fare un passo indietro nella trattativa conclusa amaramente. Non rimaneva altro, all’Amministrazione comunale, che riaprire gli impianti a gestione diretta con i due Ski-Lift, con i punti di ristoro e tutti i servizi annessi, come l’anno precedente. E proprio come l’anno precedente l’afflusso non è stato degno di un’adeguata promozione turistica, rivelandosi, piuttosto una soluzione tampone che ha, in parte, limitato i danni.

Quest’anno, per la stagione sciistica invernale 2004-2005, la gestione della stazione di sport invernali di monte Sirino – Lago Laudemio è stata affidata alla società “Sirino Sci S.r.l.” di Lagonegro. La gestione – decisa in giunta comunale – sarà complessiva in quanto riguarderà tutti i servizi e le strutture presenti sulla montagna: parcheggi, punti di ristoro, baite, strada di accesso e naturalmente gli impianti sciistici che sono la seggiovia e le due sciovie. Dopo una lunga trattativa che ha coinvolto vari gruppi imprenditoriali, alcuni locali, altri materani, alla fine la scelta è ricaduta sul gruppo di imprenditori di Lagonegro. E’ stato stabilito che la convenzione avrà durata di tre anni, rinnovabili. “Abbiamo affidato la stazione per tre anni e non a lunga scadenza – dichiara il sindaco di Lagonegro Franco Costanza – perché il Sirino non è una scatola chiusa ma una realtà in cui intervenire man mano che si può presentare un problema. Cercheremo con gli altri Comuni e la Comunità montana le intese necessarie”. L’ennesimo dietro front politico e decisionale dell’Amministrazione Costanza, la quale dopo aver affidato precedentemente l’impianto per 9 anni alla romana Sacmif, ha pensato bene di ricredersi…visto i risultati.

“La società “Sirino Sci S.r.l.” è un gruppo composto da varie professionalità appartenenti a settori diversi ma complementari per il fine da realizzare – sostiene il portavoce Francesco Di Leo – Miriamo a rinnovare e rilanciare l’immagine di Lago Laudemio attraverso un’azione unitaria e una gestione imprenditoriale nell’accezione propria di questo termine”. Oltre a Di Leo la società è composta da Angelo Mastroianni, Vincenzo Falabella e Federico Labanca. E’ da evidenziare come nessuno dei componenti della neo società abbia mai avuto esperienze affini alla gestione di un sito turistico della complessità del Laudemio. Questa rilevazione non passa certo in secondo piano se si considera che l’amministrazione tecnica di un impianto sciistico è assai gravosa, onerosa e che richiede specifiche competenze tecniche. Per intenderci, non è come gestire un lido sulla spiaggia di Maratea. Basterà, quindi, la determinazione e la voglia di fare bene per far decollare, dal punto di vista turistico, un sito che in tanti ci invidiano?

Nelle prossime settimane, intanto, bisognerà pensare alla composizione della squadra di pronto intervento che dovrà operare sugli impianti, oltre ad alcuni interventi minori di riassetto che riguarderanno gli impianti stessi, il Rifugio Italia e l’acquedotto. Il tutto al fine di rendere subito pronta all’utilizzo la stazione di Lago Laudemio garantendo una degna accoglienza agli amanti della montagna che, si spera, dovrebbero accorrere numerosi.