I Verdi della Basilicata esprimono grande preoccupazione per i lavori di realizzazione dei parcheggi per autovetture nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, tra i quali rientra quello di Piano Visitone, nel Comune di Viggianello. Le opere, finanziate purtroppo dall?Ente Parco del Pollino nell?ambito del Progetto denominato Servizi di Montagna, sono stati appaltati all?ATI EdilTer-Pype Lyne di Marconia. Dovranno essere realizzate opere di notevole impatto ambientale anche a Bosco Magnano nel Comune di San Severino Lucano. I lavori di Piano Visitone riguardano la realizzazione di tre parcheggi per centinaia di autovetture e pulmans, 3 strutture da adibire a servizi igienici con stazioni informative e aule didattiche in cemento armato.
Secondo la relazione tecnica che accompagna il progetto, i lavori mirerebbero ?a creare nel territorio del Parco le condizioni di fruibilità, in termini educativi, ricreativi e turistici?. Si afferma inoltre che ?alcuni servizi avranno anche il compito di migliorare le condizioni di vivibilità delle aree rurali direttamente interessate e di soddisfare i fabbisogni civili degli abitanti del posto?.
Gli interventi, contrariamente a quanto indicato nella relazione tecnica del Parco, non coinvolgono affatto le frazioni abitate e le comunità e le frazioni rurali. Infatti Piano Visitone è situata a diversi chilometri più a monte dalle prime località abitate, situate più a valle (Mezzana, Salice, Canocchielle, Voscari per il Comune di San Severino Lucano e Prastio per Viggianello) ove invece poteva essere collocato molto più funzionalmente il parcheggio, dal quale organizzare veri servizi di montagna e di mobilità per le aree naturalistiche di pregio. L?area prescelta di Visitone si trova a circa 1.400 s.l.m, raggiungibile attraverso una strada di dimensioni limitate, inidonea già ora per il traffico veicolare e dei pulmans, per la quale immancabilmente sarà necessario l?allargamento con gravi danni ambientali ed inquinamento, E? già soggetta ad una intensa frequentazione, soprattutto nei mesi estivi, per la quale l?intervento rischia di aggravarne la portata.
Nel ribadire come queste opere non si inquadrino in nessuna delle linee di programmazione regionali coerenti con la fruizione del parco nazionale, i Verdi chiedono all?Assessore al Turismo Gaetano Fierro di intervenire con urgenza sui vertici dell?Ente Parco per scongiurare opere devastanti all?ambiente ed allo sviluppo economico del Pollino, chiedendo la rimodulazione del progetto in aree e frazioni già abitate.
I Verdi nell?evidenziare come queste opere si inquadrino in una visione errata del turismo ambientale nelle aree protette, ribadiscono come favoriscano un turismo ?mordi e fuggi?, avulso dal coinvolgimento del territorio e privo delle prerogative di qualità. I parcheggi in quota scavalcano ed isolano inoltre la funzione che dovrebbero avere i paesi del parco, veri centri di smistamento e gestione dei servizi, del turismo, dell?offerta di prodotti tipici, della cultura e delle tradizioni. La qualità dell?offerta turistica infatti presuppone il coinvolgimento dei centri e frazioni abitate considerandoli poli attrattivi attraverso una valorizzazione dei prodotti tipici, delle tradizioni, degli usi, delle atmosfere, della genuinità dei cibi, di una agricoltura di qualità.
La tutela dell?ambiente, del paesaggio e il coinvolgimento delle comunità locali sono fattori decisivi per consentire il prolungamento del soggiorno ed una integrazione tra cultura locale e fruizione rispettosa della natura del Parco Nazionale del Pollino. Costruire parcheggi in quota proprio nel cuore del parco, così come intende fare l?Ente Parco del Pollino, rappresenta solo un incentivo ad un turismo giornaliero che non porta alcun beneficio al territorio e all?economia locale, deturpando aree di grande pregio in una logica di appalti pubblici.