Assoturismo preoccupata per i parcheggi in quota

Il Parco Nazionale del Pollino ancora al centro dell’attenzione. Dopo lo scambio di missive, avvenuto in questi giorni, tra Giovanni Pulvirenti e Francesco Mollica, Presidente dei Verdi di Basilicata, incentrato sulle problematiche che interessano l’area protetta, nuove notizie giungono dal fronte Parco Nazionale. Il Consiglio Direttivo ha approvato, infatti, nella serata dello scorso 4 novembre l’ipotesi di riperimetrazione del parco nazionale proposta da Paola Coia, consulente della Comunità del Parco. “Si tratta di un passo importante”, ha commentato a caldo il Presidente dell’Ente Parco, Francesco Fino, “nell’andare incontro alle popolazioni che da anni chiedono la rivisitazione del perimetro del Parco”.

Un nuovo parere positivo, dunque, dopo quello espresso dai Comuni lo scorso 26 marzo, che ha incontrato il favore dell’intero Consiglio con 8 voti favorevoli ed un solo contrario, la Consigliere Fascetti. Rispetto all’ipotesi vagliata in sede di Comunità, approvata a suo tempo con 37 voti favorevoli e con la contrarietà del solo Comune di Papasidero, si eliminano le variazioni territoriali proposte dai Comuni di Frascineto, San Basile, S.Agata d’Esaro, Canna, Fardella e Mottafollone, perché non adeguatamente supportate dai necessari atti deliberativi. “Le proposte di modifica pervenute dalle varie comunità locali”, ha spiegato la Consulente Coia, “consentiranno lievi modifiche dell’attuale perimetro, prevalentemente ai margini del perimetro esterno, non andando a intaccare il cuore del Parco e rispondendo all’esigenza di evitare macchie o isole”. La nuova ipotesi di riperimetrazione, in pratica, interesserà un territorio in entrata di 4.500 ettari ed un territorio in uscita di altri 14 mila per un ridimensionamento totale dell’area protetta nell’ordine dei circa 9 mila ettari in meno. La parola passa ora al Ministero dell’Ambiente che sarà chiamato, dopo la disposizione e la presentazione dell’istruttoria, ad esprimere il proprio parere definitivo.

Preoccupazione, intanto, viene espressa da Assoturismo Basilicata in merito ai lavori che dovrebbero portare alla realizzazione di alcuni parcheggi proprio in area parco. A prendere la parola è Piero Scutari, Presidente di Assoturismo, che in una nota diffusa alla stampa afferma che “i parcheggi favoriscono il mordi e fuggi, quindi non portano economia al territorio ma semplicemente lo deteriorano e come conseguenza diminuisce l’attrattiva verso il mercato del turismo di qualità”. Sotto accusa è, principalmente, l’impianto che dovrà essere realizzato in quota a Piano Visitone perché “costruire parcheggi in quota nel cuore del parco”, continua Scutari, “è esclusivamente un invito ad un turismo giornaliero di breve raggio, indirizzato ad utenza che non lascia nessun beneficio al territorio o all’economia locale”. La contrapposizione è con il ruolo che sono chiamati a svolgere i paesi dell’area parco, da sempre candidati a diventare i veri centri di smistamento e di produzione dei servizi, del turismo, dell’offerta di prodotti tipici, della cultura e delle tradizioni ma ancora oggi lontani dal raggiungimento di tale obiettivo. La convinzione di fondo è che l’unica, e più autentica, possibilità di sviluppo dell’intera comunità del parco sia il puntare decisamente alla qualità, accrescendo la capacità di attrarre turismo attraverso la valorizzazione dei prodotti tipici, delle tradizioni, degli usi, delle atmosfere e della genuinità dei cibi dell’area, nonché di una agricoltura ad elevati standard qualitativi.

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