Si è svolto venerdì 29 ottobre, presso la sede dell’Auser di Lagonegro, l’incontro sulle tematiche della legalità promosso da Libera (associazione, nome e numeri contro le mafie) e dal Ce.St.Ri.M. (Centro Studi e Ricerche sulle Realtà Meridionali) di Potenza. All’evento hanno partecipato anche Leonardo Vita, Presidente Auser Lagonegro; Roberto Picardi, Responsabile della sezione locale di Cittadinanzattiva; Francesco Cirigliano, consigliere comunale PRC di Nemoli e don Vincenzo Cozzi, autorevole membro della stessa “Libera” e promotore di diverse iniziative nel territorio lucano.

“Il sistema economico-politico oggi imperante nel mondo occidentale – ha affermato il prof. Gerardo Melchionda, membro dell’associazione e promotore dell’iniziativa – si può definire come l’insieme delle strategie che permettono ad una lobby ristretta d’interessi privati di condizionare la vita sociale dell’intero pianeta. Abbiamo il dovere di denunciare e criticare l’èlite che, nell’interesse di pochi, governa e addomestica il consenso senza alcun riguardo per le disastrose conseguenze sociali e, non da ultimo, ecologiche di una simile politica. Questa iniziativa – continua Melchionda – vuole contribuire a far acquisire il concetto di democrazia, anche, come movimento globale di uomini e donne, in grado di far valere sopra ogni altra istanza i diritti di ogni singola persona”.

L’Associazione “Libera” (Associazione, Nomi e Numeri contro le mafie) è sorta dieci anni fa con l’intento di coordinare e sollecitare l’impegno della società civile contro tutte le mafie. L’associazione agisce per favorire la creazione di una comunità alternativa alle mafie, certa che il ruolo della società civile sia quello di affiancare la necessaria opera di repressione propria dello Stato e delle Forze dell’Ordine, con una offensiva di prevenzione culturale incentivando l’opera di sensibilizzazione e d’impegno di quanti vogliono attivarsi sui propri territori per promuovere e diffondere una cultura della legalità democratica e della partecipazione attiva e responsabile. L’Associazione “Libera” – presieduta da don Luigi Ciotti, già fondatore del Gruppo Abele di Torino -ha focalizzato la sua attenzione in particolari ambiti di intervento: il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati ai mafiosi, con la valorizzazione e l’informazione sulla legge 109/96; l’educazione alla legalità; la formazione e l’aggiornamento sull’apparato mafioso; il sostegno diretto a realtà dove è molto forte la penetrazione mafiosa, con progetti tesi a sviluppare risorse di legalità umane, sociali ed economiche presenti sul territorio.

“Ho imparato – sostiene Don Vincenzo Cozzi – come questa regione abbia una strana cultura, uno strano modo di vedere le cose. Da un lato, infatti, si è coscienti di appartenere ad un'”isola felice”, dove le brutte cose sono sempre al di fuori, quindi, lontane. Dall’altro lato, invece, quando si percepisce che qualcosa non funziona, quando ci sono dei problemi (illegalità mondo del lavoro, consumo di droghe, mercato illegale delle badanti straniere, ecc..), ecco, che non se ne parla, che si minimizza, sbagliando. Per questo bisogna avere la forza e il coraggio di non sottovalutare nessun tipo di problema e di impegnarsi in prima persona per arginare i mali della società”.

Dall’incontro è emerso con forza la volontà di creare attraverso il confronto e il dialogo un percorso atto ad eliminare la prassi ordinaria delle illegalità, in ogni ambito. La stessa “Libera”, avrà a disposizione la sede Auser di Lagonegro, ove poter organizzare incontri tematici e discussioni attinenti con l’ausilio dei vari specialisti del settore. “L’Auser – ha dichiarato Leonardo Vita, Presidente – è molto interessata a questa iniziativa e la porterà avanti con l’aiuto e la partecipazione dei suoi volontari, dedicando uno spazio non solo fisico ma anche propositivo nella programmazione delle nostre attività”.

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