Finalmente. La Levoni, al termine di una settimana vissuta tra tensioni, paure e incubi, batte il Ribera, e si va a prendere i tanto sospirati due punti. Dicevamo della settimana appena trascorsa: dopo il poco felice avvio di campionato (sconfitte all?esordio col Salerno e in trasferta a Bari e Catanzaro), una pioggia di critiche si era abbattuta sulla squadra potentina, e sul banco degli imputati erano finiti i giocatori e l?allenatore Piero Labate, la cui panchina, sempre stando a quanto si vociferava in settimana, era diventata bollente.
Dunque, era d?obbligo conquistare i due punti nella terza partita interna del campionato, e l?avversario non era dei più adatti: il Ribera capolista a punteggio pieno dell?ex biancorosso Leo Mauti (rimasto nel cuore degli appassionati del capoluogo, vista la calorosa accoglienza riservatagli).
L?inizio della partita, dinanzi al folto e caloroso pubblico del Palarossellino, è poco indicato come spot della pallacanestro, dato che le due squadre trovano poco o nulla la via del canestro, va meglio alla Levoni che mette a segno 12 punti contro i soli 6 degli ospiti in maglia azzurra.
Nei padroni di casa a sorpresa Antonio Rato parte titolare al posto di Mauro Stramaglia; con lui in campo il resto del quintetto base (Montuori, Labate, Di Marzo, Mainoldi), per gli ospiti lo starting five è composto da Cuccia, Giordano, Righetti, Mauti e Saborido.
Come detto, le mani dei tiratori sono ancora fredde, le prime a riscaldarsi sono quelle dei piccoli della Levoni, che costruiscono il parziale che porta all?intervallo(33-24): il Ribera fatica ancora a trovare la via del canestro, da dentro e dal perimetro, e Mauti, forse bloccato anche dall?emozione, è ancora a secco. Dall?altra parte, appare poco in partita Carlitos Mainoldi;l?argentino non riesce a far sentire il proprio peso, e inoltre non mette i canestri pesanti. Si ritorna in campo, e la Levoni continua a non convincere pienamente, in particolare col suo reparto lunghi, incisivo solo in fase difensiva.
Intanto Giordano si sveglia dal torpore della prima metà di gara, e inizia a perforare la difesa biancorossa. L?ultimo quarto dovrebbe essere quello della verità per i potentini: ma i siciliani non mollano mai, rimangono sempre attaccati grazie anche ad un onnipresente Pelliccione, e addirittura, sul punteggio di 50-50 raggiungono per la prima volta i padroni di casa, sempre avanti fino a quel momento. Allora entra in scena il Montuori che l?anno scorso aveva trascinato la Levoni ai playoff, e con una tripla e una penetrazione dà ossigeno ai compagni.
Ma è ancora Giordano a spegnere le velleità di fuga dei biancorossi, e così, con il punteggio ancora in bilico, si arriva allo stillicidio del fallo sistematico, con i lucani più freddi, specie con Simone Ginefra che ne mette due di capitale importanza: Cuccia sbaglia i due che potrebbero dare un?ultimissima chance al Ribera, e il Palarossellino può tirare un sospirone di sollievo: domenica a Catania sarà ancora partita dura per la truppa di Labate.