Non è rassicurante ciò che viene fuori dal ?censimento? dei depuratori nella provincia di Potenza fatto dall?Arpab (agenzia regionale per la protezione dell’ ambiente della Basilicata) nel 2003: secondo i rilevamenti, infatti, su 166 depuratori solo 124 (il 70%) funzionano correttamente, (40 risultano non funzionanti, due in costruzione).
Il dato colloca la provincia di Potenza al posto più basso fra le zone delle regioni dell?Obiettivo 1 in quanto a depuratori pubblici funzionanti. Il censimento, che è stato presentato giorno 28 settembre alla Regione, serve all?Arpab per conoscere gli impianti pubblici presenti sul territorio e poterli controllare, rilevandone caratteristiche e problemi.Dei 100 comuni del potentino, 91 hanno un depuratore: ma di questi ultimi, ne funzionano solo 79. L?Arpab propone di creare depuratori consortili, che grazie ad una capacità maggiore, servano più comuni; i centri più isolati, invece, andrebbero serviti con depuratori appositamente realizzati in zona, per evitare il tristemente famoso spreco d?acqua dovuto a fragilità o falle nelle tubature.
Il censimento è in corso anche per la provincia di Matera.
L?Obiettivo 1 è un progetto della Comunità Europea volto a sostenere lo sviluppo delle regioni meno prospere: conformemente al trattato, l’Unione agisce per ” promuovere uno sviluppo armonioso ” e mira in particolare ” a ridurre lo scarto tra i livelli di sviluppo delle diverse regioni “. Per questo, più dei 2/3 degli stanziamenti dei Fondi strutturali (più di 135 miliardi di euro) sono destinati al recupero delle regioni più svantaggiate, dette ” dell’obiettivo 1 “, dove il prodotto interno lordo (PIL) è inferiore al 75% della media comunitaria. La Basilicata, insieme a Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna fa parte del progetto, che riguarda moltissime regioni di tutti i paesi della Comunità.
Il vicepresidente della Provincia di Potenza, Roberto Falotico, ha partecipato alla presentazione dei risultati del censimento commentando così: ?In Basilicata si può fare di più per l?ambiente. Anche la recente iniziativa ‘Puliamo il mondo’ lo ha dimostrato. E’ necessario creare comunicazione fra gli enti e sfruttare gli strumenti che abbiamo a disposizione, come l’ Arpab”.