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Carbonchio ematico: impegni più concreti

L?incontro che si è tenuto a Castelluccio Inferiore martedì 28 settembre sul grave problema del carbonchio ematico ? organizzato dalla locale sezione dello SDI – ha visto la partecipazione dell?Assessore Regionale all?Agricoltura Donato Salvatore, del dott. Cassini ? ispettore veterinario dell?Asl n. 3, del consigliere regionale Antonio Pisani, dei sindaci di Castelluccio e Viggianello e di un?affollatissima platea di allevatori, agricoltori e operatori turistici della zona. Ci è sembrato opportuno, come Gruppo di Opposizione, non solo essere presente all?incontro come atto di sensibilità istituzionale ma anche di interagire costruttivamente con le varie rappresentanze intervenute in modo da approfondire il tema al fine di informare la popolazione, di investire eventualmente le autorità competenti per vigilare con più attenzione sulla epidemia (quali sono i rischi concreti per l?uomo e per gli alimenti?), di venire incontro agli operatori di settore per i danni subiti.
Intanto, secondo la relazione del dott. Cassini, nell?area del Pollino i focolai di carbonchio accertati fino a questo momento sono stati una trentina, con una sessantina di capi abbattuti in 9 comuni diversi, mentre le vaccinazioni dell?Asl sono quasi completate. Il carbonchio è un tipo di malattia tellurica, le cui spore possono rimanere in vita anche 60 anni, avente come animali recettivi specialmente ovini e bovini e si propaga nell?uomo manipolando carcasse di animali infetti. Rischi minori si hanno ingerendo sostanze infette, mentre è del tutto inesistente il pericolo di contagiarsi col latte e con i derivati e non deve destare alcuna preoccupazione il consumo di carni regolarmente macellati e controllati. Si combatte con una attenta polizia sanitaria e con la vaccinazione, si isola identificando delle aree apposite per seppellire gli animali uccisi dal morbo, si può scongiurare ulteriormente ? ha aggiunto il dott. Cassini ? istituendo la visita sanitaria degli animali abbattuti a caccia. Nel suo intervento, egli ha rimarcato l?invito a non creare allarmismo, un invito esteso anche alle Istituzioni perché facciano informazione capillare del problema, agli operatori e alla gente comune a non preoccuparsi eccessivamente dal momento che i controlli ci sono e ogni lamentata mancanza di vigilanza sul territorio, come si vuole intendere, è da ritenersi un falso.

Fin qua la relazione medico-scientifica (e la posizione) dell?Asl (ribadita in chiave politica anche dall?Assessore Salvatore, precisando anch?egli che il fenomeno è costantemente monitorato dagli organi preposti). Dinanzi all?istituzionale ottimismo e in riferimento all?ordinanza emessa dalla Regione in via cautelativa agli inizi di settembre che ha tanto allarmato le nostre popolazioni (divieto di caccia, della raccolta dei funghi e frutti di bosco sino al 31 gennaio 2005), come Gruppo Consiliare ?Civiltà Solidale?, insieme ad altri operatori e intervenuti all?incontro, abbiamo chiesto impegni più concreti e immediati per l?area e per la salute pubblica denunciando, in un primo momento, una certa superficialità da parte dei Sindaci e delle Amministrazioni comunali dei paesi colpiti che hanno demandato all?ordinanza regionale la risoluzione del problema e ogni norma di divieto. Senza riflettere sul fatto che, ad esempio, per fare rispettare i divieti di quell?ordinanza nel territorio di Viggianello, data la sua notoria estensione e i suoi sterminati boschi, ci vorrebbe un reggimento di forestali e un battaglione di vigili urbani! Questa evasiva considerazione del problema da parte delle Istituzioni col passare del tempo ha prodotto un generale allarmismo e una ricaduta negativa in termini economici e di immagine nei settori agro-alimentari e turistici del territorio. Lamentiamo ancora il silenzio di una Istituzione come l?Ente Parco del Pollino, che non ha prodotto, al momento, alcuna nota informativa a tutela dei visitatori, mentre ci è sembrato addirittura imbarazzante che un incontro così importante per la Valle del Mercure sia stato organizzato da una sezione di partito (a cui va ovviamente il nostro plauso) e non dalle Pubbliche Amministrazioni (incontro, fra l?altro, che registrava l?assenza dell?Assessore Regionale alla Sanità su un tema così delicato).

Ci chiediamo e lo abbiamo chiesto, come Gruppo, anche all?Assessore Regionale se non sia il caso di istituire una commissione di studio sulla malattia, così come è stato fatto per la tremolite a Lauria e di fare un censimento dei cosiddetti ?campi maledetti? dove vengono sotterrate le carcasse infette. Le stesse preoccupazioni sono emerse dall?intervento di Francesco Sassone, operatore Alsia ed ex Assessore comunale di Viggianello, il quale ha invitato la Regione ad avviare un?indagine conoscitiva del fenomeno per capire da dove deriva e del perché sia esploso con tanta virulenza piegando ancora una volta il difficile settore della zootecnia locale. E? su questo punto e sulle proteste degli allevatori presenti all?incontro di Castelluccio che i due rappresentanti regionali hanno preso degli impegni concreti: a) intanto che il problema arrivi in Consiglio Regionale e se ne discuti adottando le misure del caso; b) che il Dipartimento di Sanità abbia a breve un incontro con i sindaci dell?area del Pollino; c) che il Presidente della Regione Bubbico riceva gli allevatori dell?area. L?Assessore all?Agricoltura Salvatore non ha escluso, infine, la possibilità di erogare un contributo per gli allevatori colpiti del carbonchio, a parziale copertura del costo di ricostituzione dei capi abbattuti. Civiltà Solidale, inoltre, chiederà, nell?interesse dei cittadini, la convocazione di un Consiglio Comunale al fine di promuovere informazione ed eventuali misure cautelative per il territorio.

* Gruppo d?Opposizione del Comune di Viggianello