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Poste, ancora inefficienze

Potenza 8 settembre 2004

Alla Direzione Regionale Poste Italiane
Via Grippo 85100 POTENZA FAX 0971/327248

Al Prefetto di POTENZA
Fax 0971 419315

Al Ministro delle Comunicazioni ROMA
gasparri@comunicazioni.it

Lettera aperta

oggetto: inefficienze nella fornitura del servizio postale

Sono alcuni anni che denuncio uno scadimento del servizio offerto alla clientela ed agli utenti del servizio postale, la situazione, invece di migliorare, è andata, progressivamente, aggravandosi. Effettuare una operazione presso uno sportello postale a Potenza è diventato un incubo, file interminabili ed attese estenuanti, molte volte costrette a farle (presso l?angusta sede dell?Ufficio Postale dello scalo inferiore della città) al di fuori dei locali, sotto il sole o la pioggia. Questa situazione è diventata intollerabile e richiede l?urgente intervento delle Autorità preposte onde salvaguardare la dignità degli utenti e per restituire alla normalità il servizio.

I problemi si sono aggravati con la privatizzazione delle Poste che ha ridotto significativamente il numero degli addetti agli sportelli aumentando di pari passo il tipo di servizi erogati. E? condivisibile il ragionamento cui porta la privatizzazione, dove il rapporto costi/benefici deve essere salvaguardato, ma tale ragionamento deve essere applicato solo per l?offerta erogata dalle Poste in regime di libera concorrenza, mi riferisco ai prodotti bancari, ma per i servizi erogati in regime di puro monopolio (la quasi totalità dei prodotti postali) esso deve essere offerto senza creare problemi alla popolazione.

Fare una raccomandata, pagare un bollettino di conto corrente posale è diventata un?impresa titanica cui occorre dedicare alcune ore della giornata, riscuotere la pensione in un piccolo paesino dell?interno (dove non è possibile fare la domiciliazione bancaria perché lo sportello bancario non esiste) mette a repentaglio la saluta di tanti anziani. I media locali denunciano quotidianamente le inefficienze di Poste Italiane in Basilicata, i Sindaci, i Parlamentari, le Associazioni dei consumatori richiedono in continuazione di porre fine a questo scandalo. Non servono a nulla le mendaci risposte della dirigenza locale e centrale di Poste Italiane che pare vivano su un altro pianeta quando tentano di tranquillizzarci affermando che la situazione è sotto controllo e negano un?evidenza che è sotto gli occhi di tutti.
Per fortuna degli utenti la maggior parte degli operatori agli sportelli, con spirito di sacrificio, cerca di alleviare le sofferenze derivanti da un?organizzazione del lavoro assolutamente inadeguata. Nell?auspicare una reale inversione di tendenza e l?autorevole intervento delle Istituzioni mi è gradito salutare con cordialità.


Al Ministro delle Comunicazioni
Interrogazione a risposta in Commissione

Le Poste italiane, che in passato sono state un positivo simbolo unificante del Paese, in molte regioni ed in particolare in Basilicata oggi sono diventate il simbolo della inefficienza dei servizi pubblici, nonostante, e forse a causa, della privatizzazione. Nelle città come nel più piccolo comune lucano i disservizi sono tanti come le carenze.
Quotidianamente si registrano continue e diffuse proteste da parte dei cittadini e degli amministratori locali. In Basilicata sicuramente i disservizi non sono imputabili al personale, ma alla intollerabile carenza degli organici e spesso alla inadeguatezza delle strutture. La situazione si è aggravata anche a seguito dei nuovi servizi erogati negli uffici postali, compresi quelli concordati ?stranamente? con la banca Mediolanum, nella quale, come è noto è fortemente interessato il Presidente del Consiglio dei Ministri.

Non si comprende la sottovalutazione da parte dell?azienda delle necessità reali della utenza nel territorio lucano.
Il mancato concorso per assumere i postini è un vero e proprio atto di discriminazione verso la Basilicata, se si considera che in altre regioni tali assunzioni sono state effettuate. I sindacati lamentano un deficit di personale di almeno 200 unità tra addetti agli sportelli, impiegati interni e postini. Il sottoscritto chiede di interrogare il Ministro delle Comunicazioni per sapere se non intenda realmente attivarsi al fine di rimuovere le carenze suesposte ed ottenere non soltanto organici adeguati ma anche una migliore e più funzionale organizzazione dei servizi postali in Basilicata.

On. Mario Lettieri
Roma 17/9/2004