Ulderico Pesce, attore e regista lucano, di origine rivellese (PZ), è riuscito a tradurre i proprî sogni e passioni in realtà. Egli racconta che sin da bambino era affascinato dai racconti, soprattutto dagli aneddoti che l?umile nonno proclamava ad alta voce mentre svolgeva la professione di arrotino. Tale attività lavorativa, ormai quasi del tutto scomparsa, era svolta tra le vie di Rivello, così mentre il giovane Ulderico osservava il nonno affilare forbici e coltelli, ascoltava le storie antiche, quelle che mescolavano le comuni esistenze reali, alla solennità e sublimità del ricordo e del passato.

L?artista lucano già nel corso dell?adolescenza fonda una compagnia teatrale, supportato e sostenuto dal giovane conterraneo Biagio Martino. Questo episodio dell?esistenza di Ulderico Pesce ha consentito all?attore-scrittore di comprendere quanto un disabile, quale Biagio, potesse essere in effetti ?diversamente abile? e fondamentale alla crescita e all?arricchimento di una persona, basti pensare che è stato colui che curava la regia delle prime rappresentazioni di Pesce. La carriera dell?artista inizia presso l?Istituto del dramma antico, con sede a Roma, quando era ancora diretto da Vittorio Gassman e sin dal termine degli studi le collaborazioni con i grandi nomi del teatro sono state sempre più frequenti. Dal 1992 l?attività teatrale è divenuta autonoma, da quando sorse la compagnia Centro Mediterraneo delle Arti, tra i cui partecipanti figurano, oltre a Ulderico Pesce, Maria Letizia Gorga, Eva Immediato, Antonella Iallorenzi e Rosa Maria Tempone oppure i musicisti Vittorino Naso e Pasquale Laino.

Nel corso del mese di agosto la suddetta compagnia porterà sui palcoscenici lucani le varie opere dello scrittore lucano. Ad Aliano (17-08-04), Chiaromonte (19-08-04) oppure a Metaponto (20-08-04) quando si leverà il sipario acquisteranno vita le vicende del personaggio Nicola, nella pièce dal titolo ?Storie di scorie: come si costruisce una pattumiera nucleare?. La rappresentazione non mira a sintetizzare ciò che è accaduto nei piccoli borghi lucani nel corso delle giornate di sciopero e protesta, dello scorso novembre, ma piuttosto mira a fare luce e informare i cittadini sulla pericolosità dell?energia nucleare e dei relativi depositi, uno dei quali ? la Trisaia ? si trova proprio in Basilicata, a Rotondella (MT).

Nicola, personaggio immaginario, era un semplice addetto alle pulizie, impiegato all?interno della Trisaia, il quale venne licenziato dopo aver manifestato il proprio dissenso nei confronti della politica intrapresa dall?ente custode delle quasi 3 tonnellate di rifiuti liquidi di uranio, i quali dovrebbero essere conservati in uno stato consolidato, così come sancisce una delibera ministeriale del 1975. Dopo aver perso il lavoro, Nicola si arruola e parte per la Bosnia, ove ha il compito di segnalare i proiettili all?uranio rinvenuti sul suolo slavo, in modo che le persone possano mantenersi a debita distanza, data la pericolosità delle munizioni stesse. Al termine della guerra torna in Italia e incomincia a lavorare a Salluggia, il centro piemontese che accoglie 200 tonnellate di rifiuti liquidi di uranio, a soli 50 m di distanza dal fiume Dora Baltea, il quale non di rado è straripato, suscitando timori negli animi della popolazione padana e italiana, in quanto si temeva che l?uranio potesse fuoriuscire e contaminare l?intera area. Il pericolo fu evitato, ma potrebbe presentarsi nuovamente.

La performance teatrale mira soprattutto a porre interrogativi e cercare di svelare gli ?intrighi del Governo italiano, in particolare messi in atto da Forza Italia e Alleanza Nazionale, perché in Italia non è necessario un sito unico di stoccaggio, date le quantità piuttosto ridotte di scorie presenti sul territorio italiano e la morfologia della penisola stessa?, forse i reali motivi, celati, erano ben altri e connessi con le ?somme di denaro che si sarebbero incassate??, così come ricorda, interrogandosi lo stesso autore, il quale aggiunge che la scena della rappresentazione sarà tappezzata da manifesti divulgati da Forza Italia in Lucania, dai quali si evince che il Decreto Ministeriale 314 è stato ritirato per sensibilità da parte dell?attuale presidente del consiglio. Ulderico Pesce, pertanto, ricorda con orgoglio la propria vita passata, le umili origini e la terra lucana. I ricordi sono custoditi nel suo cuore e acquistano la vita sui palcoscenici teatrali, nei momenti in cui le pièce sono rappresentate?

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