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Bando Matera-Treviso: avanti tutta!

Promosso un incontro alla Regione per fare il punto della situazione.

Investimenti per oltre 82 milioni di euro, 440 occupati di cui 162 laureati. Con queste

cifre si è presentato, qualche anno fa, il bando Matera-Treviso in attuazione del

Protocollo d’intesa tra la Regione Basilicata, Unindustria Treviso e l’Unione Industriale

della provincia di Matera.
Il protocollo d’intesa per lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali in Basilicata,

sottoscritto a Treviso il 12 luglio 2002, rappresenta uno dei maggiori progetti di

delocalizzazione produttiva realizzati in Italia. Il bando, in particolare, si pone

l’ambizioso obiettivo di avviare un opera di reindustrializzazione nella Val Basento e

nelle zone di La Martella attraverso il concorso di aziende trevigiane desiderose di

investire al sud, a particolari condizioni di vantaggio (disponibilità di aree attrezzate;

agevolazioni finanziarie; criteri di sicurezza e ordine pubblico; celerità burocratica nel

rilascio dei pareri, autorizzazioni e quant’altro).

In seguito alla pubblicazione della graduatoria delle aziende beneficiarie è stato promosso

un incontro presso la Regione al fine di di marcare la volontà e i criteri enunciati dal

bando.

Tra i presenti: il governatore Filippo Bubbico, l’assessore regionale alle attività

produttive Gaetano Fierro, i rappresentati delle imprese ammesse a godere del contributo,

Assindustria, Unione Industriali Api e Consorzio Industriale della provincia di Matera. Si

è espressa, in maniera collegiale, soddisfazione e compiacimento anche se non sono mancati

i punti fermi da tenere in viva considerazione. Lo stesso Presidente della Giunta

regionale, Bubbico, ha confermato la volontà di non concedere, al fine di accelerarne il

procedimento, ulteriori proroghe o deroghe d’alcun tipo salvo per cause di forza maggiore

documentabili e avente valore di prova legale. Il tavolo di concertazione sarà aggiornato a

fine novembre per un’ulteriore verifica dello stato dei lavori che precederà la fase attiva

del progetto.

Del resto, tutte le imprese ammesse al finanziamento regionale del bando Matera-Treviso

hanno promesso che entro metà novembre soddisferanno la condizione che permetterà loro di

usufruire dell’intera somma stanziata dall’ente Regione.
Si tratta del termine perentorio, previsto dal bando stesso, di sei mesi dal ricevimento

della notifica dell’atto di concessione entro il quale le imprese sono tenute a documentare

l’avvenuta spesa di almeno il 10 per cento dell’investimento.

E’ rientrato anche l’allarme provocato dall’improvvisa rinuncia dell’investimento della

Chelab Sud s.r.l., l’impresa della provincia di Treviso rientrante nella graduatoria dei

beneficiari. Con la rinuncia della Chelab sud, società specializzata nella realizzazione di

collaudi e analisi tecniche di prodotti, scorre la graduatoria delle imprese a vantaggio

della tredicesima posizionata, cioè la B.b.c. di Bernalda, la quale produce articoli in

materie plastiche. Alla base dell’improvvisa rinuncia dell’azienda del trevigiano sembra

che ci siano motivazioni legate a una “riconsiderazione strategica del mercato che si

evolve con il passare del tempo”. Mah….

L’ambizioso programma dì reindustrializzazione mira a creare più di mille posti di lavoro

(tra le persone assunte direttamente dalle imprese e coloro i quali lavoreranno

nell’indotto che si andrà a creare).
Ottime per questo motivo si presentano le prospettive occupazionali e dì sviluppo

industriale per una regione che cerca di crescere e ricavare uno spazio davvero importante

nel grande mercato europeo. Per la nostra Regione, infatti, la strategia di sviluppo locale

si fonda anche sulla capacità di attrarre investimenti dall’esterno, non solo attraverso

l’offerta di territorio utile per nuovi insediamenti o per rilocalizzazioni produttive, ma

anche di un’offerta qualificata di fattori e condizioni insediative. Se son rose…