Ancora non ci siamo. Continua, dopo sei mesi dalla scadenza del termine ultimo per la presentazione delle domande, il ritardo nella pubblicazione della graduatoria relativa alla seconda tranche delle borse lavoro. Ovvero, di coloro i quali hanno presentato le domande entro il 31 gennaio 2004. Si sono susseguiti, in Consiglio regionale, una serie di botta e risposta tra maggioranza e opposizione che hanno lasciato intravedere una ben più complicata questione che potrebbe divenire un boomerang mediatico di dimensioni notevoli.
“L’assessore alla Formazione Collazzo – denuncia Digilio, consigliere regionale di Alleanza Nazionale – in una lettera inviata ai capigruppo di maggioranza ha tracciato il percorso da seguire per sbloccare l’iter e per pubblicare – come lui stesso annuncia – nei prossimi giorni la graduatoria delle domande pervenute nel mese di gennaio 2004, finanziando quelle utilmente collocate nei limiti di spesa. Il rischio ammesso dallo stesso Collazzo è che se non si dà una svolta nella migliore delle ipotesi l’approvazione della graduatoria potrebbe slittare ai primi mesi del 2005. Dal tono della lettera è sin troppo evidente che sulla questione nella maggioranza di centrosinistra è in atto un “braccio di ferro” con l’assessore, perché c’è chi vorrebbe destinare gran parte dei 40 milioni di euro disponibili per la formazione alle borse lavoro per le quali invece la posta finanziaria è di circa 12 milioni di euro. Ciò per tenere fede agli impegni assunti in campagna elettorale con gli interessati ai quali autorevoli esponenti della maggioranza hanno “promesso” che le borse sarebbero state quasi tutte finanziate”.
A seguito, la difesa della maggioranza affidata ai rifondaroli Pietro Simonetti – presidente del Comitato di Coordinamento Istituzionale per le Politiche del Lavoro – e l’assessore Cataldo Collazzo. Entro settembre, secondo le notizie provenienti dai Centri per l’Impiego, infatti, a seguito del monitoraggio in corso, quasi tutti i posti relativi alla prima tranche del progetto delle Borse Lavoro saranno attivati. A partire dallo scorso mese di Maggio, infatti, i Centri per l’Impiego della Provincia di Potenza hanno dato inizio alla fase dei colloqui di orientamento per le Borse Lavoro dei beneficiari della prima tranche. A quanto pare l’unico ad essere davvero soddisfatto è proprio il leader di Rifondazione Comunista. “Come si vede – afferma Pietro Simonetti – il bilancio, dal punto di vista delle assegnazioni delle coperture, si può ritenere positivo. Si tratta adesso di valutare e verificare l’andamento della formazione, dell’osservanza delle regole che sostengono la Borsa ed i successivi sbocchi occupazionali. Resta aperta, non avendo ancora l’apposita Commissione Consiliare affrontata la questione, la seconda tranche del progetto. Parliamo, com’è noto, del destino delle circa 25 mila domande. La graduatoria è pronta da tempo ed è quindi necessario sciogliere i nodi soprattutto finanziari per dare risposte a quanti hanno effettuato domanda nel 2004. In questo senso abbiamo provveduto a sollecitare il Presidente del Consiglio Regionale affinché intervenga per risolvere la questione in tempi rapidi tenuto conto della posizione assunta dagli organismi competenti”.
In pratica, si stanno cercando finanziamenti per salvare un bando (oltre che la faccia!!) che non aveva un adeguata copertura finanziaria che prevedesse la valanga di domande effettuate? Ma a chi si è affidata la Regione Basilicata per la progettazione, all’ex (creativo)ministro Tremonti? Oppure, le borse lavoro sono servite per abbindolare l’elettorato esausto e disilluso, nonché numerosissimo, dei giovani disoccupati lucani? Si attendono risposte e…graduatorie.