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Sisma ’80, ripartizione fondi Cipe

E? pari a 90.767.000 di euro (circa 180 miliardi di vecchie lire) la somma che sarà ripartita, ai sensi della delibera Cipe numero 123 del 23 dicembre 2003, tra molti comuni lucani, destinata al completamento degli interventi di ricostruzione avviati in seguito al terremoto del 23 novembre 1980. Saranno invece 6.011.558,31 (circa 12 miliardi di vecchie lire) gli euro destinati al recupero degli edifici di culto. La delibera che da? mandato all?Ufficio protezione Civile del Dipartimento Infrastrutture e Mobilità della Regione Basilicata di provvedere all?accreditamento delle somme è stata approvata dalla Giunta regionale, nel corso dell?ultima seduta, su proposta dell?assessore Giovanni Carelli.

?La somma stanziata ? sottolinea Carelli – proviene in gran parte dai fondi del bilancio della Regione Basilicata (circa 85 milioni di euro) e solamente per la parte residua (12 milioni 394.965,60 euro) dal Ministero Infrastrutture e Trasporti. Si tratta, evidentemente, di una precisa scelta di spesa e di una notevole sensibilità istituzionale della Regione e del suo governo a favore dei comuni e delle attese dei tanti cittadini che vogliono vedere ricostruito il loro bene primario, la casa, per tornare alla tranquillità e alla normalità della vita quotidiana perduta e sconvolta, tragicamente, la sera del 23 novembre 80?. La Regione dimostra così di essere vicina al suo popolo e di volere portare a compimento l?imponente e vasta opera di ricostruzione del patrimonio edilizio, pubblico e privato, presente sul suo territorio. Anche i fondi assegnati a favore del recupero dei luoghi di culto, rivenienti interamente dai fondi regionali, dimostrano la sensibiltà della Regione a favore di tale patrimonio dal grande valore architettonico e religioso. Con il provvedimento approvato ? aggiunge l?esponente del governo regionale ? si intende inoltre favorire l?accelerazione della spesa utilizzando le risorse immediatamente disponibili a vantaggio delle Amministrazioni comunali che hanno dimostrato e dimostrano maggiore capacità di spesa?.

Riportiamo di seguito, nel dettaglio, la ripartizione della somma destinata ai comuni.

Provincia di Potenza, comuni disastrati:
Balvano 450 mila euro, Bella 2 milioni e 200 mila, Brienza 1 milione, Castelgrande 2 milioni e 100 mila, Muro Lucano 1 milione e 500 mila, Pescopagano 2 milioni e 200 mila, Potenza 3 milioni, Ruvo del Monte 500 mila, Vietri di Potenza 1 milione e 100 mila;

Provincia di Potenza, comuni gravemente danneggiati:
Abriola 1 milione e 100 mila euro, Acerenza 1 milione e 300 mila, Albano di Lucania 800 mila, Anzi 900 mila, Armento 800 mila, Atella 400 mila, Banzi 900 mila, Barile 900 mila, Brindisi di Montagna 600 mila, Calvello 1 milione e 400 mila, Campomaggiore 650 mila, Castelmezzano 400 mila, Castronuovo 1 milione e 400 mila, Corleto Perticara 250 mila, Episcopia 350 mila, Fardella 800 mila, Filiano 300 mila, Gallicchio 400 mila, Ginestra 200 mila, Grumento N. 650 mila, Guardia Perticara 300 mila, Lagonegro 600 mila, Laurenzana 1 milione, Marsico Nuovo 1 milione e 200 mila, Marsico Vetere 1 milione e 100 mila, Maschito 200 mila, Melfi 700 mila, Moliterno 850 mila, Montemurro 100 mila, Palazzo S. G. 100 mila, Picerno 2 milioni, Pietrapertosa 400 mila, Rapolla 1 milione e 457 mila, Rapone 600 mila, Rionero in Vulture 1 milione e 200 mila, Ripacandida 160 mila, Ruoti 850 mila, San Chirico Nuovo 600 mila, San Costantino Albanese 600 mila, San Fele 1 milione e 400 mila, San Paolo Albanese 350 mila, San Severino Lucano 900 mila, Sant?Angelo le Fratte 500 mila, Sasso di Castalda 1 milione e 700 mila, Satriano di Lucania 1 milione e 200 mila, Savoia di Lucania 1 milione e 800 mila, Spinoso 150 mila, Teana 1 milione, Terranova di Pollino 400 mila, Tito 2 milioni e 300 mila, Tramutola 200 mila, Trecchina 300 mila, Viggiano 300 mila;

Provincia di Potenza, comuni danneggiati:
Avigliano 500 mila euro, Baragiano 1 milione e 400 mila, Calvera 150 mila, Cancellara 350 mila, Carbone 400 mila, Castelluccio Inferiore 300 mila, Castelsaraceno 300 mila, Chiaromonte 1 milione, Forenza 1 milione, Francavilla 600 mila, Genzano di Lucania 600 mila, Latronico 1 milione e 200 mila, Lauria 1 milione e 600 mila, Lavello 100 mila, Maratea 1 milione e 600 mila, Missanello 500 mila, Montemilone 150 mila, Nemoli 800 mila, Noepoli 450 mila, Oppido Lucano 1 milione e 300 mila, Paterno 1 milione e 100 mila, Pietragalla 1 milione, Pignola 1 milione e 400 mila, Rivello 1 milione e 200 mila, Roccanova 100 mila, Rotonda 500 mila, San Chirico Raparo 100 mila, San Martino 500 mila, Sant?Arcangelo 100 mila, Sarconi 300 mila, Senise 850 mila, Tolve 1 milione, Trivigno 250 mila, Vaglio di Basilicata 600 mila, Venosa 550 mila, Viggianello 400 mila.

Per la provincia di Matera e prevista la seguente ripartizione:

Comuni gravemente danneggiati:
Aliano 700 mila euro, Ferrandina 800 mila, Gorgoglione 200 mila, Grassano 700 mila, Grottole 400 mila, Irsina 400 mila, Salandra 500 mila, Stigliano 400 mila, Tricarico 1 milione e 800 mila;

Comuni danneggiati:
Accettura 600 mila, Calciano 100 mila, Colobraro 700 mila, Garaguso 400 mila, Matera 500 mila, Miglionico 100 mila, Montalbano Jonico 100 mila, Montescaglioso 200 mila, Nova Siri 500 mila, Oliveto Lucano 300 mila, Pisticci 200 mila, Rotondella 450 mila, San Giorgio Lucano 300 mila, San Mauro Forte 500 mila, Tursi 500 mila, Valsinni 300 mila.