La vita dell?automobilista lucano è diventata un autentico incubo: dalla Sinnica alla Ionica, passando per la Salerno-Reggio, tutte le strade della nostra regione sono diventate delle trappole infernali.
E va bene che non bisogna correre; passino gli inviti alla prudenza e a non spingere il piede sull?acceleratore, ma vorrei proprio che qualcuno dei capoccioni dell?Anas mi spiegasse in base a quale perverso criterio vengono stabiliti i limiti di velocità. Ci sono tratti della Sinnica dove i limiti cambiano ogni pochi metri: 80, poi 70, poi 50, in qualche caso addirittura 30 chilometri orari, sicché ti verrebbe voglia di parcheggiare la macchina e continuare a piedi.
Ma la cosa davvero irritante è che tutto sembra studiato per consentire allo Stato o a qualche Comune di arrotondare il bilancio a spese del supertartassato automobilista.
Come si fa, mi chiedo, a piazzare un autovelox in zone che hanno un limite di velocità di 50 o 40 chilometri orari? E? di tutta evidenza che i cervellotici limiti sono stati messi un po?a casaccio. Certe nostre strade, vista la densità di traffico, possono essere percorse a 50 solo da un ben allenato ciclista, ma non di certo dal malcapitato automobilista. Non credo di esagerare, se sostengo che oggi guidare sulle strade della Basilicata comporta uno stress maggiore del passare qualche ora in macchina a New York, Città del Messico o Milano. Suggerirei a chi di dovere un?attenta riconsiderazione dei limiti imposti: la situazione venutasi a creare su importanti arterie della nostra regione è diventata davvero insostenibile e la sensazione che il tutto sia stato pensato non per ridurre la mortalità sulle strade, ma per sfilare punti e soldi dai nostri portafogli, è davvero forte. Per carità, non vogliamo emulare le gesta del mitico Tazio Nuvolari, ma lasciateci campare e guidare con un minimo di serenità.
Maurizio Bolognetti
Segretario Radicali Lucani
